PALERMO – Dovranno sborsare poco più di 12 mila e 500 euro ciascuno per danno erariale. Non andava riconosciuta ai dipendenti l’indennità per l’uso dei computer.
La Corte dei Conti accoglie la ricostruzione della Procura regionale e condanna il sindaco Leoluca Orlando, l’ex vice Cesare Lapiana, gli assessori Francesco Giambrone, Giuseppe Barbera, Agata Bazzi, i membri del collegio dei revisori Antonino Maraventano, Fulvio Coticchio e Francesco Vetrano. L’unica assolta è Rosa Vicari, dirigente del settore Risorse umane.
Avevano già chiuso la vicenda in abbreviato, pagando seimila euro ciascuno, Sergio Pollicita, dirigente dell’ufficio sviluppo organizzativo del Comune di Palermo, l’assessore Giusto Catania, gli ex componenti della giunta Agnese Ciulla e Barbara Evola, il segretario generale Fabrizio Dall’Acqua.
Erano stati citati tutti in giudizio per il pagamento ad alcuni dipendenti della “indennità di video terminale”. Il pagamento, deliberato dalla giunta comunale nel 2013, secondo la Procura regionale, sarebbe “contrario al principio di tassatività e tipicità dei compensi a carattere indennitario erogabili ai dipendenti pubblici in aggiunta”. Insomma, i soldi non dovevano essere pagati. Il Comune è tornato sui propri passi nel 2019, stoppando le indennità.
Il collegio presieduto da Guido Carlino scrive nella motivazione che il “comportamento gestionale dannoso si è tradotto nella sottoscrizione di un contratto collettivo decentrato con clausole contra legem o contrastanti con i principi della legislazione sul pubblico impiego o dei contratti collettivi nazionali”.
Ed ancora, l’uso di un computer rientra “nella normale attività dei dipendenti di tutte le categorie, ivi compresi i dirigenti e, pertanto, non sembra potersi condividere, proprio per la mancanza della causale giustificativa, una decisione di riconoscimento dell’indennità di rischio, per ciò che appare normalità gestionale”.
Orlando in trent’anni hai guadagnato svariati milioni di euro ,ogni 4 anni un milione in 30 anni 7 milioni e mezzo.
Io il sindaco lo so fare
Un’altra vergogna di questa amministrazione!
Incapaci….. o…. forse no! Colpevoli. Dolosamente colpevoli
Il computer, specialmente nella Pubblica Amministrazione è un ausilio per migliorare il lavoro non costringendo a ripetuti accessi in schedari ottocenteschi, gli operatori nei vari uffici. Chiedere l’indennità per l’uso del computer che è un semplice strumento d’ufficio sarebbe come chiedere, in altri tempi, l’indennità per l’uso di penna e calamaio. Però considerato che le amministrazioni pubbliche o private che siano non sono tanto propensi a scucire denaro a gratis,mi piacerebbe tanto sapere da che parte è saltata fuori l’iniziativa. Sindacati compresi che molte volte pigliano lucciole per lanterne per mantenere gli iscritti. L’amministrazione è stata ingenua ad acconsentire ed è giusta la condanna. Però la cosa la dice lunga su come viene gestita allegramente la Cosa Pubblica. E non è solo a Palermo
Ollando condannato??? Seeee… Vabbeeeeeee….. Ricorrerà in appello e sarà assolto. Figuriamoci
L’Ufficio legale comunale dovrebbe esprimere parere circa la possibilità di ricorrere nelle opportune sedi per danno d’immagine della Città.
Ma che bravo!!!Sei il commercialista di Orlando? Come hai queste notizie?
Scienziato, l’indennità per uso del computer è una caratteristica giuridicamente e UNIVERSALMENTE riconosciuta. Solo un genio come te non lo sa!
Che bella banda di disperati….e chissà quante altre magagne ci sono da scoprire……
il rapporto di pubblico impiego e’ regolato dall’art. 98 della Costituzione, dalla Legge, dal Contratto Collettivo Nazionale e, localmente dal Contratto Integrativo e alimentato da somme regolate dall’ art. 36 della Costituzione.
Si deve bilanciare opportunamente la premialita’ con il servizio alla Nazione che ha in se una sua specialita’ e peculiarita’, esercitata con le somme pubbliche.
Con la Contrattazione Integrativa, talvolta si incappa in forme di straripamento che assumono la connotazione di un uso eccessivo e inappropriato delle risorse pubbliche.
La Corte dei conti e’ chiamata a vigilare sull’uso delle risorse pubbliche alla luce della Costituzione e delle altre fonti che devono essere pesate e applicate correttamente nel loro utilizzo.
La cosiddetta “contrattualizzazione e privatizzazione” del rapporto di pubblico impiego a mio parere, ha sovente indotto le P.A. a “contrattualizzare bilateralmente” eccessivamente il rapporto di lavoro, ritenendo possibile l’alleggerimento dei parametri costituzionali e di legge che connotano l’essenza del rapporto di pubblico impiego e tutelano in definitiva l’utilizzo corretto delle risorse pubbliche.
Il rapporto di pubblico impiego con l’avvento del D.L. 29/93, e dei D.L. 165/01 e 150/2009 ha subito tentativi di variazioni di assetto che hanno creato non pochi problemi.
Il legislatore, ha nel corso del tempo, apportato modificazioni nell’assetto del rapporto di pubblico impiego che a mio parere non sempre hanno tenuto in debita considerazione la peculiarita’ e specialita’ del rapporto di pubblico impiego : SERVIZIO ALLA NAZIONE CON UTILIZZO DI DENARO PUBBLICO.
@ giuseppe(quello vero) le retribuzioni dei politici sono pubbliche inoltre Orlando
ha da 10 anni anni la pensione di professore universitario.
@ giuseppe (quello vero) sei fuori dal mondo.
L’ndennita’ veniva data quando sono nati i primi computer anni 90 poi l’hanno tolta perche’ non aveva piu’ senso.
Logico si fa politica x potere quindi denaro.
Aurelio, attento, forse potresti irritare qualcuno dei condannati, qualcuno dal Q.I. fuori misura. Live sicilia, siete davvero strani.