"Corse truccate dalla mafia"| Pene pesanti per i driver - Live Sicilia

“Corse truccate dalla mafia”| Pene pesanti per i driver

Da sinistra Massimiliano Gibbisi, Domenico Zanca e Salvatore La Gala

I boss di Resuttana e San Lorenzo dettavano legge all'interno dell'ippodromo

PALERMO – Erano i mafiosi a decidere quale cavallo dovesse vincere. I driver erano una pedina essenziale del gioco sporco. Alcuni di loro sono stati condannati dal giudice per l’udienza preliminare Waklter Turturici, che ha derubricato l’accusa di associazione mafiosa in concorso esterno. Gli imputati furono arrestati nel 2018 nel blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo denominato “Corsa nostra”. L’accusa era rappresentata dal pubblico ministero Amelia Luise.

I mafiosi di Resuttana e San Lorenzo dettavano legge all’interno dell’ippodromo di Palermo. Di fatto era già emerso lo spaccato che due giorni fa si è manifestato anche nel blitz che ha colpito i Fontana-Ferrante di Resutanna.

Gli imputati di oggi hanno scelto l’abbreviato ottenendo uno sconto di pena. Ecco le condanne: Massimiliano Gibbisi 9 anni e 4 mesi, Domenico Zanca 9 anni, 4 mesi e 10 giorni (è stato coinvolto anche nel blitz della polizia valutaria della finanza), Salvatore La Gala 8 anni, 8 mesi e 23 giorni, Sergio Napolitano 4 anni (condannato per mafia in un altro processo). Assolto Rosario Profeta.

 


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