"Come siamo combinati?"| Il sindaco al boss: "Don Mariano" - Live Sicilia

“Come siamo combinati?”| Il sindaco al boss: “Don Mariano”

Le intercettazioni del boss con l'ex deputato Ruggirello e il sindaco Scarcella

Lo chiamava “don Mariano”. Il sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella, mostrava grande rispetto verso Mariano Asaro, mafioso di vecchia data, scarcerato nel 2018 e d alcune ore di nuovo in carcere.

“Al Comune non c’è problema”

Pochi mesi dopo essere tornato in libertà i carabinieri del Nucleo investigativo di Trapani hanno monitorato gli incontri fra Asaro e il sindaco. Incontri anticipati dalle parole di Asaro: “… non c’è problema al Comune. Non c’è problema al Comune… al Comune non ci sono problemi…
… il sindaco il sindaco è Dattularo (originario di Dattilo frazione del Comune di Paceco ndr)… arrivo lì e gli dico al sindaco: Com ‘è no? E allora facci la va.dante… io non ho problemi con lui… io arrivo lì… Peppe
Scarcella… ».

Il primo incontro

Il tema di un primo incontro, avvenuto in Comune, è stato il rilascio di un certificato di agibilità e abitabilità per un immobile del suocero di Asaro, Vito Occhipinti. Il 28 febbraio 2019 Scarcella ha parlato con Asaro e gli avrebbe fornito delle rassicurazioni: “…. noialtri dobbiamo fare quella cosa che tu mi hai detto… e la facciamo io già me lo ricordo… la facciamo… e mi faccio sentire… tu me lo hai detto… solo che l’ho messa sempre di lato… qualche giomo la facciamo vero… gliela facciamo fare all’ufficio”.

Il secondo incontro

Il successivo 8 aprile Asaro andò dal sindaco per informarlo sull’apertura del laboratorio dentistico: “… un’altra cosa… lì chi è che se ne occupa… perché noi altri praticamente stiamo aprendo lo studio qui a Paceco… lo studio dentistico… dove c’era il museo del contadino via Calatafimi… il Suap manda qui per conoscenza.. appena arriva qui… a me interessa che mi danno la Scia subito per cominciare a tramezzare altrimenti mi perdo di casa”.

Anche stavolta Scarcella non si sarebbe tirato indietro: “ … va bene va bene poi troviamo… si muove bene … Carlo è uno dei migliori qui sopra a Paceco… si sa muovere con tempi buoni… va bene ci teniamo informati…”.

Ruggirello e la mutua

Nel frattempo un altro politico, Paolo Ruggirello, si sarebbe attivato per dare una mano ad Asaro. In particolare per fare ottenere al nascente studio dentistico la convenzione con il servizio sanitario. Asaro è stato intercettato mentre diceva: “… allo stesso tempo è diverso pure perché quelli che mi stanno favorendo a me per la mutua è giusto… perché mica è facile averla … perché il discorso è a che l’ha uno poi spunta un altro, cioè … dice: ma
come cazzo… a Palermo, abbiamo un onorevole di qua… non so se ne hai sentito parlare, Paolo Ruggirello che era qua onorevole alla Regione, era al reparto sanità e cose e se la fotte lui come farmela firmare, mi hai capito? E vuole i voti li vuole? Se vuoi i voti deve dare altrimenti… “.

L’incontro al negozio di frutta

Il politico e il mafioso sono stati intercettati nel negozio di ortofrutta che Carmelo Salerno gestiva a Paceco. “Onorevole come siamo combinati?”. Ruggirello faceva il nome di un dirigente dell’Asp di Trapani: “… no, con Di Gregorio io non ci ho parlato… sì ma con questo problema non ce n’è”… io allora, quando ci ho parlato… gli ho detto che ho un mio cugino che vuole avviare questa cosa … mi ha dato le carte per vedere questa situazione, quindi dice: fai tranquillamente questa cosa si può fare in questo o in quest’altro modo. E io difatti gli avevo detto a lui (a Carmelo Salerno, ndr.) fallo venire a stu cristiano e ci andiamo insieme”.

Il medico compiacente

Semmai il problema era nel reperire un medico compiacente. “Siccome l’altra volta dicevi che il medico c’è lo avevi”, spiegava Ruggirello. Era vero, solo che alla fine si era tirato indietro: “Se non se la sente, ma meglio dirlo prima che dirlo dopo ma almeno prima si faceva dare l’autorizzazione e poi se ne doveva uscire poi se ne usciva”. Secondo la ricostruzione dei carabinieri , il medico compiacente sarebbe stato individuato da Rocco Coppola in Vito Lucido. “Gli intesto l’srl a lui lo faccio come direttore sanitario mi hai capito”, diceva Asaro alla moglie.

“Mi faccio mettere nutrizionista”

Il progetto di aprire il laboratorio dentistico procedeva spedito. Mariano Asaro, con Vito Lucido e Rocco Antonino Coppola, andò a incontrare un consulente fiscale a cui Asaro spiegava: “… il problema ora sono io, praticamente io ho avuto un po’ di problemi giudiziari, quindi per
ora sono libero però in libertà vigilata e finisco praticamente… a giugno… poi la società a me mi può assumere per lavorare è giusto? Diciamo… però io non mi faccio assumere come odontotecnico, mi faccio assumere come nutrizionista, cioè perché? Perché io c’ho pure il diploma di ragioneria cioè praticamente invece di assumermi proprio l’odontotecnico… cioè si può? Si
può fare. Perché praticamente sennò in quella maniera io non potrei stare dentro lo studio…”.

Il consulente consigliava: “… e lei la può assumere addetto alla poltrona… addetto alla poltrona si, addetto alla poltrona, lei non è che… non gli interessa… non ci vuole niente…”.

La Pacecodental srl

E così fu costituita la società Pacecodental, intestata alla cognata di Asaro. Sembrava filare tutto liscio. Ed invece ecco due ostacoli. Il primo fu l’arresto l’anno scorso di Ruggirello. “… ora vediamo perché a questo lo hanno arrestato perché ci stava cummattennu tutte cose… tutte cose questo Ruggirello…”, diceva Asaro a Salermo, preoccupato per le sorti della convenzione con la mutua. In realtà si mostrava fiducioso e convinto di potere scomodare altre amicizie all’interno dell’Azienda sanitaria provinciale.

I timori e lo scioglimento

Il secondo ostacolo divenne insormontabile. Asaro era venuto a conoscenza che a Vito Lucido era stato consigliato di interrompere i contatti
con Asaro. Il 27 aprile 2019 il mafioso di Castellammare del Golfo confidava alla moglie che “i carabinieri di Custonaci o San Vito Lo Capo” avevano messo in guardia Lucido: ” … ahi ahi. Quanto sono comuti. Lo hanno chiamato qua a San Vit … a lui e a quelli di Custonaci per lo studio… e gli hanno detto dice veda che lei è messo troppo vicino, dice si
brucia…”. E la neonata Pacecodental fu subito sciolta.

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