CATANIA – Quattro anni dopo la decisione del gup, gli imputati del processo abbreviato – scaturito dal blitz Adernò su rapine e droga scattato nel 2015 – hanno visto ridotte le loro condanne dalla Corte d’Appello di Catania. Una sentenza che arriva dopo un rinvio della Suprema Corte di Cassazione. I giudice di secondo grado hanno riformato le pene qualificando la contestazione in spaccio di droga (ma senza il reato associativo).
Gli imputati
Francesco Romano è stato condannato a 5 anni, 2 mesi e 3200 euro di multa, Alfredo Bulla a 4 anni, 8 mesi e 20 giorni e 2400 euro di multa, Emanuel Bua a 1 anno, 6 mesi e 3000 euro di multa, Pietro Santangelo a 2 anni e e mesi e 3200 euro di multa, Di Stefano a 2 anni 2 mesi e 3000 euro di multa. Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Pietro Scarvaglieri e Massimo Di Stefano.
L’indagine
Tra gli imputati alcune vecchie conoscenze dei clan che operano ad Adrano (anche se in questo processo non vi è alcuna imputazione o aggravante). L’operazione, condotta da Squadra Mobile e Commissariato di Adrano, nel 2015 aveva permesso di azzerare alcuni gruppi criminali dediti all’assalto ai tir, scippi ad anziani e al traffico droga.