Sammartino, chiesto il giudizio. Fissata udienza, ecco i NOMI

Sammartino, chiesto il giudizio| Fissata udienza, ecco i NOMI

L'accusa è di corruzione elettorale. Ci sono sei indagati in meno rispetto alla conclusione delle indagini.

CATANIA – La Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio di Luca Sammartino, deputato regionale di Italia Viva, con l’accusa di corruzione elettorale per diversi episodi.

L’udienza è stata fissata, dal Gup Luigi Barone, per il 17 settembre alle 15.30, nell’aula 2.

Le indagini

Le indagini sono state eseguite dal sostituto procuratore Fabio Saponara, coordinato dal Pm Fabio Regolo e da Agata Santonocito. A vario titolo, gli indagati sono accusati di corruzione elettorale. Sammartino, in particolare, è indagato “quale referente locale del Partito Democratico e candidato alla Camera dei Deputati alle elezioni per il rinnovo del Parlamento del 4 marzo 2018”. Il deputato avrebbe promesso utilità in favore di alcuni sostenitori, “per ottenere voti in proprio favore e in favore del partito democratico e della propria compagna Valeria Sudano, candidata poi risultata eletta al Senato della Repubblica alle elezioni politiche del 2018”. La Sudano, però, non è indagata.

Alcuni capi d’accusa riguardano le elezioni amministrative nei comuni di Sant’Agata Li Battiati e Misterbianco, del giugno 2017.

I nomi

Gli indagati passano da 13 a 7. Ci sono 6 nomi in meno negli atti che LiveSicilia ha potuto visionare, rispetto all’avviso di conclusione delle indagini. Il rinvio a giudizio è stato chiesto per Luca Sammartino, difeso da Carmelo Peluso; Sebastiano Anastasi detto “Nuccio”, difeso da Carmelo Galati. E ancora, Giuseppe Musumeci, difeso da Serena Cantale Aeo; Giuseppe Damiano e Salvatore Capuano, difesi da Alessandro Santangelo. A chiudere l’elenco Nino Rizzotto, difeso da Giuseppe Rapisarda e Alfredo Scozzarella, difeso da Enrico Trantino.

Le repliche

Luca Sammartino, dopo la notizia dell’avviso di conclusione delle indagini, ha sottolineato di essere sereno. “Anche questa volta sono sereno – ha detto il deputato regionale di Italia Viva – del mio operato e dimostrerò la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati nelle sedi competenti. Sono fiducioso nel lavoro della magistratura a cui va il mio rispetto per la funzione che svolge all’interno delle istituzioni democratiche. Affronto con assoluta tranquillità questa vicenda”.
“Sono sereno. Grazie alle memorie difensive che ho depositato già i capi di imputazione sono passati da 11 a 6. Gli altri 5 sono stati stralciati con richiesta di archiviazione. Sono certo che anche davanti al GUP emergerà chiaramente la verità e cioè l’insussistenza dei fatti contestati. Sono fiducioso nel lavoro della magistratura a cui va il mio rispetto per la funzione che svolge all’interno delle istituzioni democratiche”.

Lo afferma Luca Sammartino, parlamentare di Italia Viva, in merito alla notizia riportate dalla stampa sulla richiesta di rinvio a giudizio nell’inchiesta della Procura di Catania per corruzione elettorale.

Interviene anche il legale di fiducia di Sammartino, Carmelo Peluso: “Il Procuratore della Repubblica dice Peluso a LiveSicilia – ha ritenuto valide le argomentazioni difensive che hanno condotto allo stralcio e alla richiesta di archiviazione di cinque ipotesi di reato sulle undici contestate con l’avviso di conclusione delle indagini. Siamo certi che le restanti ipotesi saranno attentamente valutate dal Giudice alla luce di importanti argomenti difensivi che consentiranno di emettere una sentenza di assoluzione”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI