Nuove tensioni tra le coalizioni Milo, scontro tra Sammartino e Barbagallo

Tensioni tra le coalizioni, Milo:|scontro Sammartino-Barbagallo

Ecco tutti gli aggiornamenti, senza esclusione di colpi.

A Milo salta la presunta intesa per le amministrative tra le segreterie di Anthony Barbagallo e Luca Sammartino (Italia Viva). Se il segretario dem ha già schierato il partito sul sindaco uscente Alfio Cosentino, l’esponente renziano lancia invece la candidatura dell’ex primo cittadino Giuseppe Messina per il progetto civico Milo in Comune. Una soluzione – fanno sapere questi ultimi – nata “con lo scopo principale di creare un’alternativa politica competente, concreta e trasparente al servizio dei milesi”. Le parola d’ordine sono “sviluppo, prosperità e turistica”. Pare tramontata definitivamente la candidatura di Alfio Cavallaro.

San Giovanni la Punta

Il rientro di Nicola Bertolo nella maggioranza di Nino Bellia è l’ultimo dei giri di valzer della campagna elettorale al frullatore di San Giovanni la Punta. Tra coalizioni porose, variabili, scomponibili e ricomponibili, il primo cittadino uscente svela l’ennesimo pezzo della sua corazzata. La vicenda di Bertolo si è consumata nel giro di pochissimo. C’è voluto meno di un mese per lasciare il centrosinistra, avvicinarsi ai Fratelli d’Italia, lanciare la candidatura del leghista Lorenzo Seminerio e rientrare nei ranghi.

“Dopo un infruttuoso confronto politico con altre coalizioni ha trovato una convergenza programmatica con il candidato sindaco Bellia”, si legge nella nota emessa dal palazzo comunale.  “L’intesa raggiunta con il consigliere Bertolo – continua – ha posto una considerevole attenzione alle proposte che sono state oggetto di un ampio confronto e che saranno tra i punti cardini del programma politico amministrativo che proporremo ai nostri concittadini”. Salgono così a 17 i consiglieri uscenti che sostengono la proposta Bellia. Una candidatura peraltro sostenuta dal Pd, da esponenti civici e da attivisti del centrodestra. 

La competizione a Pedara

Griglia di partenza di fatto pronta nella città dell’Epidauro. Il sindaco uscente Antonio Fallica apre la compagna elettorale con una frecciata in politichese all’indirizzo, a quanto sembra,  del ceto politico che orbita attorno al segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo: “L’amministrazione della nostra città deve essere affidata a persone libere da influenze esterne: solo così si potrà avviare il percorso per la rinascita economica, sociale e culturale di Pedara”. Sul campo, evidentemente, restano le macerie della coalizione bipartisan che cinque anni fa ha eletto Fallica. Coalizione che strada facendo si è sfarinata per poi riaggregarsi sulla candidatura di Alfio Cristaudo, esponente di punta dell’area Barbagallo. 

Antonio Fallica spiega inoltre quali saranno gli obiettivi dell’eventuale secondo mandato. “Crediamo sia necessario completare il percorso di risanamento delle casse comunali e soprattutto innescare un processo virtuoso di programmazione degli interventi. Con il gruppo ‘Pedara Libera’ – aggiunge – abbiamo già avviato interlocuzioni significative con esponenti della politica etnea e regionale che condividono la nostra visione strategica e i nostri valori. Il nostro obiettivo – ha concluso – è quello di portare Pedara al centro delle politiche di sviluppo regionale”.

Leggi la replica di ViviPedara>>> “Si è consegnato all’estrema destra”

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