Covid, in Sicilia 75 nuovi casi|Salgono i positivi alla 'Missione' - Live Sicilia

Covid, in Sicilia 75 nuovi casi|Salgono i positivi alla ‘Missione’

I dati di oggi, lunedì 21 settembre. Un altro caso all'Amat. LA MAPPA DEI FOCOLAI.
LA PANDEMIA
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PALERMO- Sono settantacinque i casi di Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore su 3.102 tamponi, secondo quanto risulta dal consueto bollettino del Ministero della Salute. Ventuno, comunica la Regione, sono ospiti della comunità di Biagio Conte.

Il dettaglio dei casi in Sicilia

Sono dunque 75 i nuovi casi nell’isola nelle ultime 24 ore. Attualmente ci sono complessivamente 2348 positivi attivi di cui 217 ricoverati in ospedale, 14 dei quali in terapia intensiva e 203 in regime di ricovero ordinario. Salgono a 299 i pazienti deceduti che erano positivi al coronavirus dall’inizio dell’epidemia nell’isola. I morti sono 2 a Palermo e 1 a Catania. Nel capoluogo si tratta di un ultranovantenne della provincia di Trapani e di un ottantenne Palermitano così come ottantenne è anche la vittima di Catania.

Meno casi, meno tamponi

 E’ in calo il numero dei contagi per il Covid nelle ultime 24 ore: sono 1.350 i casi a fronte dei 1.587 del giorno precedente. Stabile il numero dei decessi, 17 morti nell’ultimo giorno rispetto alle 15 vittime di ieri. Il totale dei morti è 35.724. In netta diminuzione il numero di tamponi effettuati: 83.428, circa 28mila in meno di ieri. Questi i dati nel bollettino del ministero della Salute. La Campania è l’unica regione che supera i 200 nuovi casi (+243), seguita dal Lazio (+198). Netto calo dei casi in Lombardia, 90 in un giorno. Non pervenuto il dato della Regione Abruzzo.

 Nelle ultime 24 ore aumentano di dieci unità i posti occupati in terapia intensiva dai malati per il Covid: sono complessivamente 232. Tornano a salire i pazienti ricoverati anche negli altri reparti: sono 2.475 (+110 rispetto a ieri). Aumentano ancora le persone in isolamento domiciliare, sono 42.372 (+861) e nel complesso arrivano a 45.079 (+981) gli attualmente positivi. I dimessi e i guariti sono 218.703 (+352). E’ quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. 

Salgono i positivi alla ‘Missione’

Sono saliti a 105 i positivi della Missione Speranza e Carità a Palermo. L’Azienda sanitaria ha già effettuato 422 tamponi e ne ha processati 334. Sei ospiti sono ricoverati in ospedale. Altri 99 sono positivi asintomatici. Di questi 20 sono ospitati al Covid Hotel San Paolo.

Positivo un altro dipendente Amat

Un altro dipendente dell’Amat, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico a Palermo, è risultato positivo al coronavirus. L’uomo, che lavora nel reparto revisioni dell’officina, è di Belmonte Mezzagno, la stessa città di provenienza di un altro impiegato che nei giorni scorsi era risultato positivo e che è impiegato nello stesso reparto del collega. L’azienda ha fatto scattare tutte le misure del caso, con la segnalazione all’Asp di Palermo e alle autorità sanitarie competenti, la quarantena per coloro che sono stati a contatto con il dipendente e la sanificazione dei locali. 

Due casi alla Sirti

Salgono a due i casi di Covid alla Sirti di Carini, l’azienda alle porte di Palermo specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione. Si tratta di un altro impiegato nell’amministrazione con compiti esterni che si è sottoposto a test sierologico risultando positivo. La società ha attivato immediatamente tutte le procedure previste in caso di positività di un lavoratore, informando immediatamente il rappresentante della sicurezza dei lavoratori (Rsl) dell’area competente, il responsabile e l’addetto del servizio di prevenzione e protezione (Rspp e ASPP).

Sta inoltre ricostruendo la catena dei contatti con il lavoratore, per far scattare eventuali isolamenti preventivi del personale. Oggi, intanto, i metalmeccanici iscritti alla Fiom Cgil hanno incrociato le braccia per 8 ore. Il sindacato punta il dito contro l’azienda, ritenuta “inadempiente”, scrive in una nota la Fiom Cgil, nel caso del primo contagio. La Sirti respinge le accuse bollandole come “tentativi di strumentalizzare la vicenda, visto il proprio quotidiano e incessante impegno – sin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria – nel tutelare la sicurezza e la salute delle proprie persone”. 

Aumento dei positivi a Sciacca

Continuano ad aumentare a Sciacca (Agrigento) i casi di positivi al Covid-19: oggi sono 8. I contagiati in totale sono 29. Tra di loro ci sono anche un neonato e i suoi genitori, mentre i familiari di un anziano hanno annullato i funerali dopo avere appreso che anche il loro congiunto era risultato positivo al tampone. I figli dell’uomo adesso sono in auto isolamento. Il sindaco attribuisce agli assembramenti giovanili nei weekend l’escalation dei nuovi casi, dopo il cluster scaturito da un matrimonio risalente ormai allo scorso 31 agosto. “Adesso – ha dichiarato la direttrice del Servizio Epidemiologia dell’Asp di Agrigento Gina Bosco – i nuovi focolai sono i nuclei familiari, dove i più esposti sono gli anziani”. Centoventi famiglie, intanto, hanno chiesto al sindaco di rinviare l’inizio del nuovo anno scolastico.

Secondo caso in Amg Energia

Segnalato un secondo caso di positività al coronavirus in Amg Energia. Il lavoratore fa capo ad una delle strutture che si occupa di manutenzioni: sottoposto alla procedura prescritta, è già in isolamento. L’azienda ha immediatamente adottato le procedure previste nell’eventualità di contagio, a partire dalla sanificazione dei locali dove il dipendente presta servizio. Contestualmente la società ha inviato comunicazione alle strutture comunali nelle quali il dipendente, nei giorni precedenti, aveva svolto attività nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, dall’utilizzo di mascherina e guanti all’allontanamento di eventuali soggetti dai luoghi interessati dalla manutenzione.

Proprio in concomitanza con l’aumento dei casi delle ultime settimane, soprattutto a Palermo, la società ha ritenuto opportuno, a tutela dei propri dipendenti, avviare uno screening su base volontaria, con tampone e test sierologico rapido. L’azienda ribadisce, comunque, ai dipendenti che il percorso corretto da intraprendere nel caso di sintomi o dubbi è quello dettato dal sistema sanitario nazionale, rimanendo a casa e chiamando il proprio medico curante o il servizio di emergenza. 

‘Uscito dalla zona rossa’

“Abbiamo avuto modo di apprendere come in data odierna un cittadino extracomunitario, provenendo dalla “zona rossa” di missione e carità della comunità di Biagio Conte, abbia raggiunto l’Ufficio immigrazione della Questura di Palermo, attraversando tutta la città a bordo di mezzi pubblici, presentandosi ad uno degli sportelli aperti al pubblico, dove gli operatori di Polizia, solo dopo le previste procedure di identificazione, hanno appreso che era positivo alla Covid-19″.

Lo scrive in una nota Giovanni Assenzio segretario provinciale di Palermo del sindacato di polizia Usip. “È di tutta evidenza come tale notizia ci abbia lasciato sbigottiti. La vicenda ci preoccupa, e non poco non solo per gli inevitabili effetti negativi, qualora si riscontrassero soggetti positivi al covid-19 all’interno di tali uffici, quanto, e soprattutto, se dovessero venir meno le profilassi sanitarie previste per l’ufficio con l’espletamento dei tamponi per tutti quei colleghi che hanno avuto contatti con il soggetto – aggiunge Assenzio – Anche la scorsa settimana non sono mancate forti criticità nelle operazioni di sbarco, dalla nave “Allegra” di GNV, dei migranti posti in quarantena, per la troppa confusione ingenerata e per le condizioni precarie, sotto il profilo sanitario, in cui hanno operato i colleghi. Alla luce di quanto sopra esposto, l’Unione Sindacale Italiana Poliziotti chiede di conoscere quali misure ha adottato e intende adottare la Questura di Palermo per la salvaguardia della salute dei colleghi dell’Ufficio Immigrazione, notoriamente molto esposti per l’attività cui sono chiamati a svolgere”. Dalla questura di Palermo nessuna replica. 

Gela, focolaio nella sede della polizia municipale

Sette casi di Coronavirus nelle ultime 24 ore a Gela. Un focolaio di contagio da Covid 19 è stato accertato nel comando di polizia municipale, dove ieri sera un vigile, risultato colpito dal virus, è stato ricoverato nell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta con i sintomi della malattia. Altri cinque suoi colleghi, sui dieci che erano stati in servizio con lui e subito dopo sottoposti a tampone, sono risultati positivi ma asintomatici e si trovano in autoisolamento. Il sindaco di Gela, Lucio Greco, ha disposto la chiusura del comando, controlli sanitari specifici su tutto il personale e la sanificazione dei locali e del parco automobilistico.

Gli accertamenti sono stati estesi a tutti gli uffici del Comune. Intanto sono stati sottoposti a tampone lo stesso sindaco, gli assessori comunali e il personale dell’ufficio di gabinetto del primo cittadino. Da domani i prelievi di campioni saranno estesi tutti i dipendenti comunali. Il settimo caso di Coronavirus riguarda uno studente dell’istituto alberghiero, che aveva avuto contatti con il vigile urbano ricoverato a Caltanissetta. E’ risultato positivo al coronavirus e la scuola è stata chiusa per procedere alla bonifica dei locali. I compagni di classe del ragazzo sono in isolamento. 


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