Covid e ristorazione, stretta sugli orari: "È lockdown economico"

Covid e ristorazione, stretta sugli orari: “È lockdown economico”

Le proteste della categoria.
UNIMPRESA
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CATANIA – Esercenti contro le misure di contenimento della pandemia. Tornano a protestare i Pubblici Esercizi di Unimpresa-Assoesercenti, dopo la firma posta dal premier Conte sul nuovo Dpcm, che prevede, tra le altre misure una nuova stretta sulla movida come la chiusura dei locali alle 24. Misure contenute anche nell’ordinanza comunale.

Limitazioni ingiustificate

La preoccupazione è che non tutti possano reggere la stretta sugli orari. In particolare ad alcune latitudini dove la consumazione in piedi o al bancone è regola. “Con profonda rabbia e delusione siamo caduti nella trappola della discussione riguardante le chiusure anticipate, gli assembramenti fuori dai locali e nella limitazione ingiustificata dell’orario di lavoro – afferma Roberto Tudisco, di Unimpresa-Assoesercenti Pubblici Esercizi. Se questo dovesse essere – prosegue Salvo Politino, Direttore di Unimpresa-Assoesercenti – il modello di lavoro configurato dal governo per la stagione autunnale, invernale e in parte primaverile ci chiediamo come gli operatori del settore possano sostenere economicamente questo effettivo lockdown economico e sociale di settore”.

A rischio chiusura

Condizioni tali, quelle imposte dal governo, che potrebbero portare al collasso molti. “Tali restrizioni con le relative sanzioni imposte dal governo – continua Tudisco – impediranno ai pubblici esercizi di lavorare e fatturare il minimo essenziale per la sopravvivenza”. È necessario, secondo Tudisco, coinvolgere come interlocutori principali i sindaci ed il Presidente della Regione che, avendo una visione più attente e precisa del territorio e delle situazioni locali, possono adottare i provvedimenti più utili, concertati con le Associazioni di Categoria, per l’applicazione delle misure di prevenzione e lotta al Covid-19.

Le richieste

“Prima di adottare qualunque provvedimento – conclude il Direttore Politino – è necessario valutare con attenzione quali potrebbero essere le conseguenze; in gioco ci sono le attività lavorative di migliaia di imprenditori, di dipendenti e di tutto l’indotto. I timidi segnali di ripresa della stagione estiva non sono bastati a coprire le pesanti perdite finanziarie passate, presenti e future. Quindi, chiediamo che il governo nazionale ad ogni decisione adottata preveda la copertura di risorse finanziarie utili a garantire la sopravvivenza della categoria senza nessuna elemosina”.


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