Pd e Cinquestelle contro Musumeci, i dem: "Governatore inadeguato"

Pd e Cinquestelle contro Musumeci, i dem: “Governatore inadeguato”

"Speranza riconsideri la nomina del governatore a commissario per l'emergenza"

PALERMO – Partito democratico e Movimento cinque stelle vanno all’attacco del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella sua qualità di commissario per l’emergenza Covid in Sicilia. I parlamentari nazionali dem eletti in Sicilia chiedono al ministro della Salute, Roberto Speranza, di “verificare l’operato” di Musumeci nel suo ruolo di commissario straordinario per la gestione dell’emergenza Covid. Secondo i deputati dem Musumeci “si è dimostrato inadeguato e impreparato a gestire l’emergenza”. Da qui la richiesta: “Valutare la possibilità di riconsiderare la sua nomina quale commissario straordinario delegato a gestire l’emergenza coronavirus in Sicilia”.

La richiesta porta la firma di Carmelo Miceli, Fausto Raciti, Santi Cappellani e Pietro Navarra e si concretizza in una interpellanza al ministro della Salute. Una iniziativa concordata e condivisa con il deputato e segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, dopo la riunione della segreteria regionale del partito allargata anche ai parlamentari in cui era stato deciso anche di presentare una mozione di censura all’Ars per “sfiduciare” l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. “A fronte di dati inconfutabili che hanno indotto il governo a classificare la Sicilia in zona arancione, il presidente Musumeci – si legge nell’atto parlamentare – ha invece contestato la classificazione della Sicilia in zona arancione non esitando a definirla ‘scelta sospetta e assolutamente immotivata’ e paventando ‘motivazioni politiche per penalizzare regioni guidate dal Centrodestra’”. Una “reiterata posizione di contrarietà che – scrivono i parlamentari dem – palesa una evidente incompatibilità di Musumeci con la qualità di soggetto attuatore e il ruolo di commissario regionale delegato all’emergenza, in quanto mina alla radice il rapporto delegante-delegato, delegittimando, tanto sotto l’aspetto comunicativo quanto sotto quello sostanziale, ogni scelta del delegante, con conseguente riverbero sull’attuazione in Sicilia delle scelte operate da quest’ultimo”.

Un attacco che si muove in parallelo con il Movimento cinque stelle. “La Sicilia si è fatta trovare impreparata di fronte alla seconda ondata Covid, il governo regionale non è stato capace di programmare per tempo – sono state in mattinata le parole della parlamentare Valentina D’Orso -. Era necessario potenziare il sistema sanitario, sfruttando, tra le altre risorse, anche la premialità di 400 milioni di euro riconosciuta dallo Stato alla Regione per la sanità dell’Isola”. La scorsa settimana D’Orso ha denunciato la “repentina chiusura ed il trasferimento di interi reparti ordinari negli ospedali di Palermo” con una interrogazione parlamentare indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia e a Speranza. “Sono necessari interventi immediati – aggiunge la parlamentare del Movimento 5 Stelle – che possano risolvere le gravi criticità presenti negli ospedali siciliani. Gli operatori sanitari devono essere messi nelle condizioni di gestire con serenità e sicurezza la grave emergenza epidemiologica in atto e i cittadini isolani devono poter fruire pienamente dei servizi e delle cure del servizio sanitario regionale in ossequio all’articolo 32 della Costituzione”.

S.C.


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