Arriva la polizia a scuola: tensione tra dirigente e docenti - Live Sicilia

Arriva la polizia a scuola: tensione tra dirigente e docenti

Una lacerazione che, all'interno della Vespucci, va avanti da mesi.

CATANIA – Agenti di polizia sono intervenuti questo pomeriggio nella sede centrale dell’istituto comprensivo Amerigo Vespucci per verificare se c’è stata o no violazione dei dpcm firmati dal premier Giuseppe Conte. Un caso singolare. A chiamarli sono stati i docenti della scuola primaria, che hanno accolto perlomeno con sospetto la decisione della dirigente Loredana Argentino di essere convocati con urgenza e in presenza (non da remoto) per discutere di “programmazione”.

Il protocollo della circolare reca la data di oggi. “Si avvisano – si legge – i docenti dei consigli di classe, i cui coordinatori sono dimissionari, che nella giornata del 10/11/2020 la programmazione avverrà in presenza nel plesso centrale dalle ore 16:00 alle ore 18:00”.

La protesta

I docenti hanno sì tenuto la riunione, con tanto di verbale, ma senza mettere piede all’interno dell’Istituto. “Siamo disponibili a lavorare, ma da qui fuori”, spiega un’insegnante a LiveSicilia. Un’altra aggiunge: “Avremmo potuto appellarci ai sindacati, ma siamo qui…”. E qualcuno dice: “Questa convocazione sa tanto di ripicca…”.

Insomma, la circolare di oggi vale come quella goccia che fa traboccare il vaso e rende manifesto ai più lo scontro in atto tra una parte del personale docente e la dirigente. Una schermaglia che va avanti da quando la scuola ha riaperto i battenti dopo il lockdown deciso lo scorso marzo dal governo.

Il caso

Nella prima settimana di ottobre sono stati i rappresentanti sindacali a prendere pubblicamente posizione. Lo scorso 4 novembre, invece, a firma “i docenti”, è stata recapitata una lettera al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia: cinque cartelle con in oggetto “segnalazione di condotta del dirigente scolastico – I.C. Vespucci-Capuana-Pirandello di Catania”.  Al punto 7 si parla di “mancate misure” circa il contenimento Covid a seguito di “contagi accertati tra i docenti e gli alunni”. Nel frattempo, circa trenta docenti si sono dimessi dagli incarichi interni.

La crisi

La fotografia è quella di un contesto lacerato da cima a fondo. La dirigente respinge, intanto, ogni polemica e, parlando con LiveSicilia, afferma: “Il mio è un ruolo di supervisione e credo che il benessere della scuola e degli studenti debba essere superiore a qualsiasi altro interesse. Talune iniziative – spiega Argentino – distraggono la dirigenza dai tanti obblighi burocratici che in piena pandemia devono essere ottemperati”.

La dirigente

In merito all’emergenza Covid, oltre ad assicurare che gli interventi di sanificazione siano già avvenuti per tempo, aggiunge: “In questa fase non serve allarmismo, ma bisogna puntare tutti assieme al bene collettivo”.

“Ho in mente una certa idea di scuola – spiega – e sto lavorando affinché il nostro istituto non sia più considerato svantaggiato. Sogno una scuola multiculturale, dove le competenze linguistiche dei nostri studenti siano potenziate al meglio”. E mentre racconta la sua idea d’istituto, Argentino apre l’armadio del laboratorio d’informatica e mostra il materiale multimediale acquistato e i 20 tablet appena donati dai club Rotary catanesi.

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