Un pm in libreria con “Il ritratto del demone” - Live Sicilia

Un pm in libreria con “Il ritratto del demone”

Terzo romanzo del procuratore aggiunto Maurizio Agnello

Il procuratore aggiunto Maurizio Agnello torna in libreria con il suo terzo romanzo dal titolo “Il ritratto del demone”, pubblicato da Edizioni Leima. Protagonista è ancora una volta il pubblico ministero Fabio De Falco.

L’apparente suicidio dell’ultimo erede della dinastia dei Torrevecchia, potenti e chiacchierati imprenditori palermitani; una banda di spietati rapinatori professionisti che prepara meticolosamente l’ennesimo assalto a un furgone carico d’oro; il progetto di attentato a una donna magistrato incaricata di dare la caccia a un super latitante di mafia.

E’ un intreccio inestricabile l’ultima indagine affidata al sostituto procuratore Fabio De Falco, che, tessera dopo tessera, tenterà faticosamente di ricomporre un mosaico che nasconde inconfessabili verità ed interessi milionari.

Accanto a lui si muovono e agiscono nell’ombra personaggi infidi: l’avvocato dei Torrevecchia, un deputato da sempre in odor di mafia; l’ avvenente moglie separata del suicida –o presunto tale – che, da oca giuliva sfodera gli artigli e si trasforma in una pantera pronta ad azzannare chi ostacola i suoi progetti ambiziosi; un Procuratore devoto ai Torrevecchia, che non esita a tradire il giuramento fatto allo Stato pur di favorire chi gli ha garantito la carriera.

Ma soprattutto, irrompe sulla scena l’altro De Falco, quello che insegue scopi che è pagato per perseguire e che si spinge a dire “in un’epoca in cui tutti si lasciano comprare, ho semplicemente deciso qual è il mio prezzo”.
Con l’immancabile contributo dell’amico giornalista Gerlando Cascio , deciso più che mai a fare del pm un personaggio pubblico, Fabio De Falco farà finalmente i conti con se stesso.

Fabio De Falco è un personaggio atipico: è un magistrato, fa il pm a Palermo ma non è certamente un eroe, anzi. Indolente, arrogante, presuntuoso, restio all’ordine, alla disciplina e al rispetto di codici e regolamenti, ovviamente inviso a colleghi e superiori, all’inizio brama solo avere quella notorietà cui ritiene di avere diritto, poi, piano piano, diventa qualcosa di peggio, ed inizia quella parabola (discendente) che lo porta dapprima a farsi ammaliare dall’illecito, da ciò che è pagato per perseguire, fino ad arrivare a dire “in un epoca in cui tutti si lasciano comprare, ho semplicemente deciso qual è il mio prezzo”

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