Skip to content
Sezioni
LiveSicilia
Cerca
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa
Cerca
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Cultura e Società
LiveSicilia.it / Cronaca / Mafia, la ‘carta degli stipendi’: tutti i nomi e le cifre

Mafia, la ‘carta degli stipendi’: tutti i nomi e le cifre

Ecco quanto spetta ai boss e ai soldati (detenuti) di Cosa nostra. I manoscritti trovati a casa di Michele Schillaci.
GRUPPO NIZZA
di Laura Distefano
1 Commenti Condividi

CATANIA – Un caveau sul pavimento per nascondere oltre 60 mila euro in contanti, appunti e i verbali del collaboratore di giustizia Fabrizio Nizza. Un piccolo tesoro è quello scoperto dai carabinieri a casa di Michele Schillaci in via Fratelli Gualandi nel corso di una perquisizione compiuta l’otto novembre 2019. I fogli manoscritti serviranno agli investigatori – come rivelato nelle carte dell’inchiesta Skonderberg – a ricostruire la “carta degli stipendi” di uomini d’onore, gregari, colonnelli e soldati di Cosa nostra. All’ex reggente del gruppo Nizza i vertici gli avrebbero dato il compito della spartizioni dei soldi per il mantenimento dei detenuti. 

Grazie a un lavoro di analisi e decodificazione i carabinieri, coordinati dal pm della Dda Rocco Liguori, hanno potuto risalire a nomi e cifre “riservate” agli affiliati. In alcune delle 700 pagine dell’ordinanza della gip Simona Ragazzi sono indicati i principali nomi dei 43 annotati da Schillaci nei suoi “pizzini”. 

DA, che sta per Daniele Nizza, avrebbe diritto alla somma di 2500 euro, stessa cifra per AND, alias Andrea Nizza, SARO che è stato identificato in Saro Lombardo, MPAP, cioè Salvatore Nizza, detto Mpapocchia, BANANA, nomignolo di Giovanni Nizza, ORAZIO è l’uomo d’onore Orazio Magrì, MELO SUGG è il boss della Civita Carmelo Puglisi. Insomma ‘ai capi’ di Cosa nostra spetterebbe uno stipendio mensile di 2500 euro da consegnare ai familiari. Poi ci sono i “soldati” che avrebbero diritto a una mensilità di 800 euro: tra questi MPAP Dario, cioè Dario Nizza, il figlio di Salvatore Mpapocchia, FRANCO M, è Franco Magrì, CICERO, è invece Eros Salvatore Condorelli, GIOV. CAV, è Giovanni Cavallaro, GIOV. NAK. è Giovanni Privitera, conosciuto come ‘u nacchio, DANILO è Danilo Scordino, BICICL, all’anagrafe Giuseppe Boncaldo (nella malavita Bicicletta, ndr). Il prezzo minore da pagare è 600 euro ogni 30 giorni a RICC. per gli investigatori è Giuseppe Privitera detto Ricciolino,  e a CATALANO identificato dai carabinieri in Giuseppe Catalano. 

La gip riassume: “Schillaci pagava stipendi ai familiari dei detenuti per circa 40 mila euro”. L’ammontare del ‘sostentamento’ è strettamente collegata alla posizione nella gerarchia criminale, così lo stipendio di 2500 euro è destinato a chi ricopre (o ha ricoperto ruoli apicali).

Tra questi ci sono quattro dei cinque fratelli Nizza, Daniele, Salvatore, Giovanni e Andrea (manca Fabrizio che è diventato collaboratore di giustizia), e poi uomini d’onore come Orazio Magrì e Carmelo Puglisi, responsabili del clan Santapaola e in particolare del gruppo della Civita.

Poi ci sono i soldati dei vari quartieri che incassano dagli 800 ai 600 euro al mese: del gruppo di San Cristoforo (precisamente via Stella Polare) nei manoscritti gli investigatori hanno trovato il nome di Dario Nizza, Franco Magrì, Giuseppe Privitera, Giuseppe Boncaldo; della squadra di Librino fanno parte Eros Salvatore Condorelli, Giovanni Cavallaro, Giovanni Privitera, Danilo Scordino, Giuseppe Catalano.

I carabinieri fanno un annotazione: ci sono tre nomi che sono stati cancellati. Sono quelli di Silvio Corra, Marco Romeo e Francesco Conte, inteso Caca playa, che hanno lasciato il carcere nel 2019. 

Sulla gestione della “carta degli stipendi” da parte di Schillaci, Silvio Corra fornisce ai magistrati un alcuni particolari scelte. “Cancellava i nominativi degli affiliati che venivano messi agli arresti domiciliari e inoltre aveva diminuito gli importi ai detenuti da 1000 euro a 800 euro (i capi ricevevano sempre 2500 euro)”. Quando il nuovo pentito lo scorso gennaio “subentra nella responsabilità delle carte, ho ripristinato lo stipendi a coloro che erano sottoposti agli arresti domiciliari”. 

Pubblicato il 24 Novembre 2020, 06:0325 Novembre 2020, 09:35
1 Commenti Condividi
Commenti
  1. Elena Liguori 2 mesi fa

    Ottimo lavoro!

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Live Sicilia

Foto e Video

Catania, monovolume a fuoco in centro VIDEO

#ioapro, da Catania all'hinterland la protesta dei ristoratori FOTO

L'arresto di tre palermitani: motoscafo carico di "bionde"

Il Palazzo di Cemento com'era LE FOTO

Credito
0 Commenti Condividi

BNT/PrestiNuova: specialisti nella cessione del quinto

di Sponsorizzato
L'associazione
0 Commenti Condividi

Difesa e Giustizia contro il racket: l’associazione al fianco degli imprenditori

di Sponsorizzato
Il Premio
1 Commenti Condividi

Firriato, Azienda dell’anno per la sostenibilità 2021

di Sponsorizzato
Il prestigioso riconoscimento assegnato dal Gambero Rosso
Il volontariato
0 Commenti Condividi

Si conclude il progetto "Mi Curo di Te"

di Sponsorizzato
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa

Direttore Resp. Salvo Toscano - Aut. del tribunale di Palermo n.39 del 17/10/2008
Sede legale: Via Giuseppe La Farina nr. 3 - 90141 Palermo - Ufficio Registro delle imprese di Palermo nr. REA 277361 - P.I. 05808650823 - Capitale Sociale: 50.000 euro interamente versati
Tel. 0916119635 - Email: redazione@livesicilia.it - amministrazione@livesicilia.it - commerciale@livesicilia.it
Livesicilia.it Srl è iscritta nel Registro degli operatori di comunicazione al numero 19965.

Privacy Policy
Contatti
Pubblicità
RSS LiveSicilia