Ultime ore per il rimpastino: arrivano due new entry in giunta - Live Sicilia

Ultime ore per il rimpastino: arrivano due new entry in giunta

Testone e Scilla in pole, in corsa anche Zambuto e Mancuso.

Il rimpasto oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente. “La verità è che siamo ancora in alto mare”, commenta lapidario un maggiorente azzurro tratteggiando tutta l’incertezza che aleggia non tanto sul “ritocco” della giunta ma sui nomi dei futuri assessori. Come in una manche di “Indovina chi” le tessere con i volti dei vari papabili sono sempre le stesse. Gli ultimi rumors confermano che   “l’aggiustamento” (come ama ribadire Gianfranco Miccichè) riguarderà le due caselle azzurre attualmente occupate da Bernardette Grasso e Edy Bandiera e che il nodo da dirimere è tutto legato ai nomi. Salvo sorprese dell’ultima ora la “top five” è la stessa circolata nelle ultime settimane: Marco Zambuto, Maria Antonietta Testone, Michele Mancuso, Toni Scilla, Stefano Pellegrino. E domani, potrebbe essere il giorno buono. Perché stasera la giunta è convocata per approvare l’esercizio provvisorio. Ma domani Musumeci ha riconvocato i suoi assessori: e potrebbero arrivare le novità.

L’opzione Marco Zambuto, che sembrerebbe incontrare il favore degli uomini più vicini al Presidente, risolverebbe la questione agrigentina e, secondo i bene informati, potrebbe contestualmente lanciare un messaggio ai lombardiani freschi di nozze con i leghisti. Zambuto, infatti, alle amministrative aveva guidato la coalizione di centrodestra (Udc, Db e Forza Italia) scontrandosi con Miccichè, candidato vicinissimo a Roberto Di Mauro, poi risultato vincente. Non mancherebbe però qualche mal di pancia legato al fatto che Zambuto in tempi abbastanza recenti ha indossato la casacca del Pd. Un’alternativa per coprire il versante agrigentino (operazione che sta molto a cuore a Gianfranco Miccichè) sarebbe quella di inserire in squadra l’ex consigliera saccense Maria Antonietta Testone risolvendo contestualmente il rebus della quota rosa. Le sue quotazioni sono molto alte, con lei ci sarebbe almeno una donna in giunta.

Spostandoci sul versante trapanese resterebbe in piedi l’ipotesi Scilla. Il nome dell’imprenditore non sarebbe troppo gradito dal gotha musumeciano, ma il profilo  si sposa bene con la delega all’agricoltura (e alla pesca) che gli azzurri dovrebbero mantenere. 

E poi c’è l’affaire Pellegrino. Il deputato azzurro è dato da settimane come papabile assessore. Ma fonti interne esprimono più di un dubbio sulla possibilità che l’onorevole lasci il posto all’Ars in corso d’opera. Eppure, ciò consentirebbe di mettere mano alla composizione della prima commissione della quale l’azzurro è presidente aprendo nuovi scenari. 

Il resto della squadra non dovrebbe subire trasformazioni. Anche il posto del catanese Antonio Scavone, dato incerto nelle scorse settimane, dovrebbe essere riconfermato dai vertici autonomisti. Lo stesso vale per i centristi che il presidente Musumeci coccola spesso e volentieri soprattutto dopo le nozze tra lombardiani e salviniani in vista della prossima tornata elettorale. 

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