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LiveSicilia.it / Cronaca / Covid, l’ordinanza di Musumeci: ecco cosa cambia in Sicilia

Covid, l’ordinanza di Musumeci: ecco cosa cambia in Sicilia

Le regole anti-Covid in Sicilia. Ecco cosa cambia. La linea dura del Cts.
di Roberto Puglisi
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PALERMO- “C’è un solo rimedio, purtroppo, per evitare l’ulteriore crescita dei contagi in Sicilia: adottare misure restrittive, tenendo conto anche delle indicazioni arrivate dal Comitato tecnico scientifico regionale”. Sono le parole con cui il presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo la dichiarazione ministeriale della zona arancione per la Sicilia, presenta la sua ordinanza, attesa e puntualmente arrivata. Si tratta di regole che intendono rafforzare la zona arancione, in una sorta di ‘zona siciliana’, perché i numeri sono preoccupanti e l’intento è quello di prendere di petto il Covid, per mitigarne gli effetti, mentre sta andando a regime una complessa campagna di vaccinazione. La domanda è drammaticamente semplice: sarà sufficiente? Lo diranno i bollettini dei prossimi giorni. Quello di oggi è drammatico.

Il confronto con il governo

Ci sono state parecchie telefonate tra Roma e Palermo, nelle scorse ore. Tra l’assessorato e il ministero. C’è stato il confronto con il governo centrale, durante il quale – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans – è stata rappresentata “questa nostra preoccupazione e condivisa la necessità di anticipare l’entrata in vigore della ‘zona arancione’, che, comunque, sarebbe stata dichiarata da Roma nelle prossime giornate. Una decisione che ci fa guadagnare una settimana di tempo, in un quadro nazionale e internazionale di crescita esponenziale del contagio”. Alle regole previste dal Protocollo nazionale per la zona arancione, nell’ordinanza appena firmata dal presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, come riporta il comunicato, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive. Eccole.

Controlli per chi arriva in Sicilia

Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatorio sul sito dedicato e tampone rapido), così come la riduzione dei voli da e per la Sicilia.

Misure per gli esercizi commerciali

Previste misure di distanziamento interpersonale negli esercizi commerciali, con la previsione di screening per gli operatori. I sindaci hanno la facoltà di regolamentare l’accesso nelle zone commerciali per evitare gli assembramenti.

Sospensione delle attività didattiche

Prevista la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori. Analoghe disposizioni potranno essere adottate da parte della Conferenza dei rettori. Prosegue normalmente, invece, l’attività in presenza per nidi, asili e scuole dell’infanzia.

“Torni la responsabilità collettiva”

“Sono certo – afferma Musumeci – che tornerà a prevalere la responsabilità collettiva. Sarebbe assurdo se per la indisciplina di una minoranza si dovessero pagare, ancora, costi sociali ed economici enormi. Una parte importante, come sempre, per garantire l’effettività di queste misure – conclude il presidente della Regione – è affidata alle Forze dell’ordine. Auspico pertanto che vi sia una maggiore presenza, con il ricorso a tutto il personale disponibile, anche delle associazioni di volontariato della Protezione civile regionale”.

Il Cts voleva il rosso

E’ stata dunque recepita, parzialmente, la cautela che pervade il documento degli esperti del Comitato Tecnico Scientifico regionale che avevano chiesto norme dure, con tre settimane di zona rossa per la Sicilia, a prescindere dalle decisioni cromatiche del ministero. Gli esperti, alla luce dei dati sull’andamento epidemiologico rappresentano un quadro non semplice della situazione, con possibili ripercussioni sulla campagna vaccinale e sul servizio sanitario regionale.

La discussione e la mediazione

C’è stata una interlocuzione molto forte tra i tecnici e i politici. Secondo indiscrezioni, il presidente e l’assessore erano in sintonia con la linea del Comitato, poi la discussione in giunta avrebbe preso un indirizzo un po’ più morbido, fino alla mediazione conclusiva dell’ordinanza che segue le determinazioni ministeriali. Si spera che il colore arancione ‘rinforzato’ e i comportamenti responsabili raggiungano l’obiettivo di una maggiore sicurezza.

Pubblicato il 8 Gennaio 2021, 19:019 Gennaio 2021, 12:29
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Commenti
  1. Alfredo Grillo 2 settimane fa

    Assolutamente incomprensibile il provvedimento restrittivo sulla scuola. Da operetta. Si agisce senza motivazione scientifica alcuna in difformità alle regole nazionali. Vergognoso è lasciare le attività commerciali aperte mentre le scuole sono chiuse. I ragazzi e le famiglie hanno dei diritti completamente ignorati. Questo CTS alla siciliana deve forse dare segni di vita per giustificare la sua esistenza e il suo costo? Dategli dei camici bianchi e mandateli a fare vaccini, l’unica cosa veramente utile!

    Rispondi
    • Mariano 2 settimane fa

      In queste due ultime settimane migliaia di ragazzi si sono infettati perché “stasera ci viene a trovare lo zio”, “andiamo a comprare i regali alla nonna”, “andiamo a casa dell’amica arrivata da fuori”, ecc… È così, inutile prenderci in giro. Abbiamo creato un nuovo esercito di asintomatici, esattamente come ad agosto. Poi si è visto come è andata a finire. Le scuole vanno tenute chiuse almeno per 15-20 giorni. Meglio la zona gialla con le scuole chiuse che la zona rossa con le scuole aperte.

      Rispondi
  2. Kevin 2 settimane fa

    Indecoroso un provvedimento che offende la ragione e che mina ancor di più il futuro di questa regione oramai allo sbando. Mi dispiace ma meritiamo molto di più da questa classe dirigente.
    Vergognoso utilizzare i ragazzi e la scuola come capro espiatore

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  3. Fortebraccio 2 settimane fa

    Mussomeli si deve dimettere

    Rispondi
  4. Silvana Vitale 2 settimane fa

    Lei crede di prenderci in giro? Ha chiuso solo le scuole dopo che a differenza di altri Presidenti si è ostinato a riaprirle il 7. Sperava che il governo le togliesse le castagne dal fuoco veto? State agendo male, cosi non aiutate l’economia in quanto la paura e la prudenza dureranno più a lungo

    Rispondi
  5. roberto 2 settimane fa

    chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. siamo tutti bravi a dare le soluzioni . ma alla fine qualunque soluzione si prende a pagare sono sempre chi ha e continua a rispettare le regole di base , se tutti rispettassimo il minimo da fare i contaggi diminuirebbero di molto. ma convincere gli adolescenti i genitori menifreghisti non e’ facile.

    Rispondi
    • Gaspare Barraco 2 settimane fa

      9.1.21.SI AGLI ARRESTI DOMICILIARI DEGLI UNTORI! Chi sta senza mascherina deve essere considerato untore e deve essere mandato agli arresti domiciliari per non infettare.
      Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala

      Rispondi
  6. Pingback: Messina, Ramacca e Castel di Iudica diventano zona rossa - cataniah24.it

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