PALERMO – I positivi al Covid a Palermo non sono mai stati così tanti. Il numero dei cittadini affetti dalla malattia da coronavirus raggiunge infatti la ‘vetta’ di 10.347 casi: in sostanza, su mille abitanti risultano contagiate oltre quindici persone. È una delle conclusioni tratte dall’Ufficio statistica del Comune di Palermo nel consueto report grafico sulla diffusione del Covid, elaborato sulla base dei dati dell’Asp. Il trend dei positivi in città, riferito alla sera dell’11 gennaio, fa il paio col continuo incremento della curva dei contagi negli ultimi giorni. Nell’intera provincia di Palermo invece i positivi totali sono 12.959 compresi quelli del capoluogo.
Mortalità in aumento, ma il trend rallenta
Ma a Palermo si registra anche un’altra crescita continua e preoccupante, legata al virus: quella della mortalità complessiva. Nel mese di dicembre 2020 è aumentata del 25 per cento rispetto alla media degli ultimi cinque anni. I decessi rilevati in città dal 1° al 29 dicembre sono stati 682, contro una media degli ultimi cinque anni pari a 546 (cioè 136 decessi in più). L’Ufficio statistica del Comune rileva che l’andamento sta comunque rallentando: lo si evince confrontando i dati di dicembre con quelli di novembre, quando i decessi erano stati 791 contro una di 480 negli ultimi cinque anni (ben 311 morti in più, pari a un aumento del 65 per cento). E il capoluogo siciliano non sarebbe un’eccezione: paragonando i dati palermitani sulla mortalità di dicembre con quelli di altre città dell’Isola, si riscontra un aumento anche a Catania (+45 per cento) e Messina (+11 per cento).
Orlando insiste: “Palermo zona rossa”
Per questo il sindaco Leoluca Orlando continua a invocare il massimo rigore, come ha detto anche a Live Sicilia in una recente intervista. “Mi sembra assolutamente urgente e non più rinviabile che Palermo sia dichiarata zona rossa – commenta il primo cittadino alla luce dei dati –. Sia per mettere un freno ai troppi comportamenti irresponsabili e incivili, che sono la principale causa della diffusione del contagio, sia per facilitare l’accesso ai ristori economici per tutte le categorie danneggiate dal blocco o dalla riduzione delle attività. Siamo sull’orlo di un abisso, non c’è più tempo da perdere per evitare una catastrofe”.
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