Oggi l'autopsia sulla bimba di 10 anni: si indaga su tre ipotesi - Live Sicilia

Oggi l’autopsia sulla bimba di 10 anni: si indaga su tre ipotesi

Cosa è accaduto nel bagno di casa in cui è stato trovato il cellulare?

PALERMO – Sara eseguita oggi l’autopsia sulla piccola Antonella, la bimba di 10 anni tragicamente morta ieri all’Ospedale dei bambini di Palermo. L’esame autoptico è stato disposto congiuntamente dalla Procura della Repubblica e da quella dei minori. Bisogna accertare cosa ha provocato la morte cerebrale della bimba, giunta in arresto cardiocircolatorio da asfissia al pronto soccorso. Più che accertare forse è opportuno usare il termine confermare quanto ricostruito dai genitori della piccola. Sono stati loro, infatti, a trovarsi di fronte ad una scena raccapricciante nel bagno di casa. La piccola aveva una cintura legata in una estremità al collo e nell’altra al porta asciugamani. La cintura era tesa, tanto che i genitori hanno dovuto tagliarla con un paio di forbici.

Si continua a battere la pista del folle gioco social finito in tragedia. La piccola Antonella aveva più di un profilo privato Tiktok, ai quali solo lei poteva accedere. Nel primo profilo risultano 257 follower e 0 video, in un altro ci sono 34 account ‘seguiti’, 688 follower e 2140 like: in questo caso, l’ultimo filmato caricato in cui appare Antonella mentre balla, risale all’agosto del 2019. La piccola aveva inoltre un account su YouTube, dove sono stati caricati tre video in cui parla a bassa voce e illustra alcuni ‘tutorial’ forse nel bagno di casa, lo stesso dove è stata trovata in asfissia.

Due possibilità: la bimba stava guardando il video di qualcun altro oppure era in corso una chat live. C’è però una terza ipotesi che si fa largo tra gli investigatori: Antonella forse stava provando a fare qualcosa in attesa di partecipare ad una delle sfide social. In particolare, a quella che prevede di stringersi una corda al collo per resistere fin quando si ha fiato. Ecco perché il telefonino della piccola, trovato in bagno, diventa decisivo per le indagini della squadra mobile. Ammesso che Antonella lo stesse utilizzando nei minuti in cui era andata in bagno per fare una doccia. Così aveva detto ai genitori.

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