"Caro papà, nessun abbraccio e tanta tristezza" - Live Sicilia

“Caro papà, nessun abbraccio e tanta tristezza”

Il ricordo di un figlio nell'anniversario del sacrificio di un padre.

Quarantadue anni senza di te, una vita. Giornata strana domani in viale Campania. Prima volta senza la mamma: non le potrò raccontare, come facevo negli ultimi anni, della commemorazione. Anche perché non ci sarà a causa del Covid alcuna cerimonia ufficiale per commemorare Mario Francese. Ma domani mattina io e alcuni colleghi, alle 9 in punto saremo lì per ricordare mio padre. Pochi minuti di raccoglimento, in silenzio, con la mascherina. Una preghiera, nessun abbraccio, il cuore gonfio di tristezza”. Così ha scritto Giulio Francese, giornalista, di suo padre Mario, giornalista ucciso dalla mafia, alla vigilia dell’anniversario del 26 gennaio.

Mario Francese, una figura limpida, non per l’artifizio della retorica che afferra gli uomini in carne ossa e ne fa marmo. Proprio per il principio inverso, per la sua qualità umana e dunque per la sua umanissima fragilità. Non ci sarebbe coraggio, se non ci fosse la paura. E, accanto a quel monumento che noi immaginiamo pieno di vita, con le sue scarpe sdrucite da cronista, la dimensione intima delle cose perdute.

Non a caso, Giulio raccontava: “Non sogno mai la vita con mio padre. I miei sogni si sono interrotti brutalmente. Non so dire con precisione che rapporto avremmo avuto. Me l’hanno portato via quando cominciavamo a costruire un legame intimo, professionale e umano, che è stato reciso. Non so come sarebbe stata la nostra vita con lui accanto. Penso alla tenerezza che avrebbe mostrato con i suoi nipoti e che sarebbe stato fiero di loro e loro lo sarebbero stati di lui. Mio papà adorava i bambini. Mi fa tanta rabbia che mia figlia non abbia avuto l’occasione di conoscere suo nonno, di amarlo e di farsi amare”.

Accanto agli eroi ci sono mogli, figli, genitori e tanti altri che li avrebbero voluto meno eroici ma ancora presenti. E ci sono, appunto, i figli che non dimenticano e che tornano bambini, quando l’ombra benevola di un padre si allunga sulle loro vite. E quando va via, mentre sei ancora pienamente figlio, figlio resterai per sempre. Questa di Giulio a Mario è la lettera di un figlio al padre. Caro papà… Ci vuole coraggio a essere eroi.

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