Non è "smart", l'Università cambia il logo storico: piacerà? - Live Sicilia

Non è “smart”, l’Università cambia il logo storico: piacerà?

Lo ha realizzato la Imille di Milano, "non essendo presenti all’interno dell’Ateneo le professionalità richieste".

CATANIA – L’Università di Catania ha un nuovo logo, dal taglio decisamente moderno e con il Liotro cittadino in tutta evidenza. Quello vecchio, invece, resterà soltanto per le cerimonie ufficiali. La novità è arrivata stamane a conclusione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2020-21, alla quale ha preso parte anche il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli. Il via libera “alla nuova identità visiva dell’Ateneo” è arrivato proprio stamani dal Consiglio di Amministrazione. Si tratta di una delle tappe del programma del rettore Francesco Priolo, utile a conferire “il rilancio complessivo dell’immagine e della reputazione dell’Ateneo”. 

L’Agenzia

Il logo è stato realizzato dall’agenzia Imille di Milano. Lo sviluppo è stato completato nel giugno 2020, dopo 10 settimane di lavoro in team. “Si tratta  – si legge nel documento del Cda – del primo di una serie di strumenti e linee guida in grado di fornire a ciascun membro della comunità accademica le informazioni necessarie all’applicazione dei principali elementi visivi della comunicazione integrata dell’Ateneo”.

Numeri alla mano

La procedura di affidamento e le cifre. La storia è tutta nelle carte del Consiglio di Amministrazione: “Nel mese di marzo 2020, è stato dato mandato alla cabina di regia per la Comunicazione (nominata con decreto rettorale del 16 dicembre 2019) e all’Area per la Comunicazione e le relazioni internazionali, di avviare le procedure per il rebranding. Non essendo presenti all’interno dell’Ateneo le professionalità richieste – si legge – ravvisata la necessità di affidare il servizio ad una agenzia di comunicazione altamente qualificata in grado di favorire il posizionamento del nostro brand negli anni a venire anche in ambito internazionale, tenuto conto, al contempo, dell’esigenza di contenere la spesa, è stata avviata un’approfondita indagine di mercato”. 

Le agenzie. L’Ateneo ha individuato 5 agenzie di comunicazione digitale (Caffeina, Cultur-e, Gummy Industries, Imille, SuperHumans) che hanno presentato i loro progetti. “Alla luce delle offerte economiche pervenute (comprese tra i 17.000,00 € e gli 8.000,00 € oltre iva), è stata selezionata quelle più vantaggiosa, proposta dall’agenzia Imille, con sede a Milano, Roma, Santiago del Cile, San Paolo e Madrid, con 84 dipendenti e 8,5 milioni di fatturato. Hanno lavorato allo studio Matteo Roversi (Head of Brand experience design), Simone Tornabene (Head of strategy) e Marco Angelini (Art director), assistiti da uno staff creativo. 

La storia

Il futuro del vecchio logo? “ Pur volendo mantenere il sigillo storico, coniato nel 1934 in occasione dei 500 anni di vita dell’Ateneo, in ambito cerimoniale e protocollare (vessillo, pergamene e carta intestata), l’Università di Catania intende dotarsi di un logo e una identità visiva in linea con il terzo millennio e adatti alla comunicazione digitale. Tutto ciò, nel solco già tracciato dai migliori Atenei a livello internazionale. Con l’attuale operazione di rebranding, l’Università di Catania segna il passo verso un chiaro obiettivo di competitività”.

Ora tocca capire come verrà accolta la novità, soprattutto dagli studenti. 

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