Stop al contratto dei dirigenti regionali, sindacati all'attacco - Live Sicilia

Stop al contratto dei dirigenti regionali, sindacati all’attacco

Delibera della Corte dei conti.

PALERMO –   “Inaccettabile! La Regione corra subito ai ripari e metta in sicurezza il rinnovo del contratto dei dirigenti”. A tuonare così, dopo una delibera della Corte dei Conti, sono Sebastiano Cappuccio e Paolo Montera, rispettivamente segretari generali della Cisl Sicilia e della Cisl Fp Sicilia.   

Certificazione negativa

Nella seduta di ieri i magistrati contabili della Sezione di controllo della Regione Siciliana hanno deliberato una certificazione negativa sull’ipotesi di contratto dell’Area della dirigenza 2016/2018. Uno stop basato prevalentemente su “significative lacune informative” e sul fatto che “non appare apprezzabile la copertura finanziaria […] alla luce di un quadro finanziario non aggiornato, stante il ritiro del rendiconto generale” 2019.

Dirigenti regionali, blocco da 16 anni

“Il Governo regionale si assuma le sue responsabilità in questa vicenda e ponga rimedio. Lo deve ai suoi dipendenti. Questa notizia getta nello sconforto l’intera categoria dei dirigenti regionali che sconta un blocco contrattuale che dura da più di 16 anni e che resta, a questo punto, l’unico comparto del pubblico impiego in tutta Italia che non ha ancora avuto rinnovato il contratto di lavoro. Troppo tempo è trascorso – concludono Cappuccio e Montera – adesso serve correre e risolvere la questione definitivamente, anche in vista delle sfide per la crescita e per lo sviluppo che la Sicilia dovrà affrontare nel prossimo futuro per la ricostruzione post-pandemia. Rischiamo di restare indietro”.

Cisal: Musumeci si assuma responsabilità

“Alla luce della bacchettata della Corte dei Conti che non ha certificato l’ipotesi di accordo di rinnovo del Contratto della Dirigenza della Regione Siciliana, scaduto ormai da 16 anni, chiediamo al presidente Nello Musumeci di assumersi le sue responsabilità: dia esecuzione al contratto avviando i pagamenti e integri la relazione tecnica, così da chiarire le questioni poste dalla magistratura contabile”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal.

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