Palermo, chi è Filippi: da fido di Boscaglia a primo allenatore - Live Sicilia

Palermo, chi è Filippi: da fido di Boscaglia a primo allenatore

Sarà la prima volta da guida tecnica per l'ex secondo di Boscaglia
CALCIO - SERIE C
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PALERMO – Dopo l’esonero di Roberto Boscaglia la panchina del Palermo è stata affidata a Giacomo Filippi, fino a ieri secondo dell’ex tecnico, e in tanti si saranno chiesti chi è.

Per Filippi, nato a Partnico, quello di guidare il Palermo è un sogno perché da giocatore non ha mai indossato la magia rosanero. Per lui le avventure sono state diverse e la prima proprio nella squadra della sua città il Partinicoaudace, per poi peregrinare tra Messina, Fano, Marsala, Gela, Teramo e altre squadre.

La sua carriera si è chiusa al Trapani, squadra nella quale ha giocato dal 2009 al 2013 raggiungendo lo storico traguardo della promozione in Serie B, dove ha fatto la conoscenza di Boscaglia. Proprio dopo la promozione nella serie cadetta ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e cominciare la carriera di allenatore.

La sua prima esperienza in panchina è proprio nel club granata dove, dal 2013 al 2015, guida gli allievi. Nel 2015 Boscaglia era ancora alla guida della prima squadra, ma arrivò l’esonero e al termine della stagione si trasferì al Brescia portando con se proprio Filippi.

Da lì comincio la loro avventura insieme che li portò a Brescia, a Novara, nuovamente a Brescia e poi per due anni a Chiavari per guidare la Virtus Entella dalla Serie C alla Serie B. Al termine dello scorso campionato, sempre da secondo, il trasferimento a Palermo.

Filippi, durante il ritiro di Petralia Sottana, dichiarò che questo era un sogno per lui. Adesso, consapevole che non sarà semplice, avrà tutto il peso della prima squadra sulle spalle. L’obiettivo è quello di chiudere il campionato in zona playoff e, chissà, magari guadagnarsi anche la conferma per la prossima stagione.

Con tutta probabilità, le idee tattiche di Filippi, che adesso è alla ricerca di un secondo e potrebbe scegliere Levacovich, saranno molto simili a quelle del suo predecessore, ma dalla squadra ci si aspetta quantomeno un cambiamento nell’atteggiamento.

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