A cinque anni salvata dal suo papà con un trapianto di fegato

A cinque anni salvata dal suo papà con un trapianto di fegato

Una storia d'amore all'Ismett. Un papà dona il fegato e salva sua figlia.
UNA FESTA DEL PAPA' SPECIALE
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PALERMO- Ogni papà è speciale per chi è stato tenuto in braccio. Ma forse, nel giorno della festa dei padri che amano i propri figli, questo papà è ancora più speciale per la figlia che ha salvato, grazie a un trapianto di fegato. Lei ha cinque anni e sorrisi da spendere fino a quanti ne vorrà. Vengono dalla Romania e la loro storia, prima di approdare a Palermo, all’Ismett, ha avuto inizio lì.

La piccola sta male da sempre. Ha una gravissima insufficienza epatica e vive a Bucarest dove, in un primo momento, viene sottoposta a un a delicatissimo intervento che le consente una minima aspettativa di vita. Si è guadagnato tempo prezioso grazie all’operazione, ma occorre il trapianto pediatrico di fegato. Scatta il passaparola. Messaggi in chat per dare informazioni. Il pediatra di Bucarest che offre amicizia e suggerimenti. Quella famiglia viene a sapere che a Palermo c’è l’Ismett, centro d’eccellenza. Il papà si chiama Petre e ha trent’anni. Nel novembre scorso manda una mail al servizio pazienti internazionali dell’ospedale e al professore Jean De Ville De Goyet, direttore della chirurgia addominale pediatrica di Ismett per un consulto.

La bambina soffre di atresia delle vie biliari, una malattia rara che comporta l’accumulo di bile nel fegato e porta, di conseguenza, a insufficienza epatica terminale. Seguono tante comunicazioni, non è facile organizzare la trasferta in piena pandemia. Si mobilita il ministero della Salute. Papà, mamma e figlia arrivano a febbraio a Palermo. Inizialmente, Petre viene scartato come donatore perché fuma troppo, anche se gli esami sono incoraggianti. Decide di smettere di fumare per tentare il salvataggio. La bimba si presenta in condizioni cliniche molto critiche. Viene eseguito l’intervento. E ha successo.

“Le condizioni sono ottime – dice il professore De Ville – e fra pochi giorni ci saranno le dimissioni. Il trapianto da vivente rappresenta ormai una valida alternativa di cura per questi piccoli pazienti che non possono attendere i lunghi tempi delle liste d’attesa. Ismett è ormai un vero e proprio punto di riferimento per i trapianti di tutti gli organi solidi, soprattutto di fegato e rene, e complessi interventi in tutta Europa, una struttura internazionale in grado di rispondere alle esigenze di tutti i pazienti siciliani ma anche del Nord Italia e degli altri Paesi europei”. Oggi, nel frattempo, è la festa del papà. Per tutti i papà che hanno braccia per cullare i figli. C’è anche Petre che ha smesso di fumare per permettere a sua figlia di ricominciare a vivere.


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