Pd: "Esplosione prevedibile", Fi va avanti sulla sfiducia - Live Sicilia

Pd: “Esplosione prevedibile”, Fi va avanti sulla sfiducia

Iv inizia a fare opposizione, Fdi: "Orlando si dimetta"

PALERMO – La crisi al comune di Palermo agita la politica, a destra come a sinistra, anche in vista delle Comunali del prossimo anno. Il sindaco Leoluca Orlando ha messo in campo una strategia chiara: compattare quel che resta della maggioranza, dialogare con il Partito democratico, provare a rispondere alle offensive del centrodestra.

Da Forza Italia arriva la richiesta di andare avanti con la mozione di sfiducia. “Il consiglio comunale non può ridursi a fare il passacarte della giunta, né può tanto meno ignorare la mutata situazione politica – dice Marianna Caronia – Allo stesso tempo il sindaco non può proseguire nel comportamento degli ultimi mesi di mera contrapposizione e assenza di dialogo. Per questo credo che sia indispensabile proporre la mozione di sfiducia, che costringa a questo momento di confronto, di dialogo e anche di  verità. L’opposizione, che è ormai maggioranza del consiglio comunale, ha il dovere e il diritto di fare e valutare le proprie scelte politiche e amministrative”.

Apertura dal Pd. “L’esplosione era prevedibile – dice il segretario provinciale dei dem Rosario Filoramo – l’amministrazione ha vissuto di solitudine, si è legata a Iv che inizialmente ha rifornito di carburante maggioranza e governo; dopo, con il continuo gioco al rialzo del partito di Renzi, la situazione è precipitata. Dialoghiamo con le forze anti sovraniste, anche con il M5S, come fa Letta a Roma. Palermo ha risorse insospettabili che vanno messe in campo”. E sul possibile candidato a sindaco del centrosinistra dice: “Non abbiamo Maradona, ma siamo l’Atalanta. Come Pd offriremo due nomi alla coalizione, un uomo e una donna”.

Italia Viva inizia invece a fare opposizione e chiede la sospensione del regolamento anti-evasione: “La proposta largamente condivisa e proposta dalla maggioranza dei capigruppo – Francesco Bertolino e Gianluca Inzerillo – desidera posticipare quanto previsto dal regolamento stesso, così come già proposto in passato. L’intenzione, così come già avvenuto, è quello di poter attuare il regolamento di contrasto all’evasione ad un momento successivo rispetto al quadro drammatico che oggi le attività economiche vivono in città. Tale proroga desidera essere – concludono Bertolino e Inzerillo – un segnale di vicinanza da parte dell’Amministrazione alle tante realtà sane che nel quadro drammatico di oggi, vivono effettive difficoltà di bilancio”.

Si fa sentire anche il coordinamento di “Noi che” che raggruppa le anime della sinistra: “La crisi rischia di creare un danno alla nostra città ma soprattutto ai palermitani, nel vanificare con un colpo di spugna anni di duro lavoro davanti ai problemi di questa città aggravati dalla crisi pandemica. L’avere proposto il modello ‘Draghi’con forze politiche sovraniste e razziste è una provocazione che lede, oltre all’immagine della città, diritti inviolabili di donne e uomini che a Palermo hanno trovato accoglienza. Noi che, luogo di confronto politico, si appella a tutti quei consiglieri comunali che, indipendentemente dalla forza politica di appartenenza, intendono rispettare il patto fatto con i loro elettori, cioè quello di impegnarsi a dare le risposte ai problemi aperti nella nostra città. Il consiglio comunale non ha meno responsabilità rispetto alla giunta e i consiglieri devono sentire il dovere di impegnarsi ad affrontare e risolvere i problemi dei cittadini e non a mettersi a servizio di poteri che potrebbero far tornare la nostra città indietro di 50 anni”.

“Le dimissioni degli assessori renziani segnano la definitiva sconfitta dell’orlandismo e della sua epoca. Al sindaco, aggrappato alla sua poltrona e non rassegnato alla liquefazione della sua maggioranza, restano legati i naufraghi di una esperienza devastante per la citta’ di Palermo”. Lo dice Giampiero Cannella, coordinatore regionale per la Sicilia occidentale di Fratelli d’Italia a proposito della crisi al comune di Palermo. “E’ ora che Leoluca Orlando – aggiunge – prenda coscienza della situazione e si dimetta. Il centrodestra adesso ha l’opportunità ma anche il dovere, di offrire ai palermitani un programma e un candidato scelti all’interno del perimetro di quelle forze politiche che in questi anni hanno contrastato l’amministrazione Orlando e non hanno flirtato con la maggioranza di centrosinistra a Palazzo delle Aquile”. “Velleitario pensare in Sicilia, a Palermo o altrove, a scimmiottature della formula che oggi sostiene il governo nazionale. Fratelli d’Italia e’ pronta a dare il proprio contributo con una sua proposta forte, coerente e credibile.

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