A distanza di dieci giorni dall’ultimo intervento, un nuovo prelievo multiorgano è stato eseguito nell’ospedale ‘Ingrassia’ di Palermo. “La decisione dei familiari di una donna di 70 anni, in morte encefalica, deceduta per emorragia cerebrale inoperabile – spiega una nota di Asp Palermo – ha messo in moto, nell’unità di anestesia e rianimazione del presidio palermitano, la macchina organizzativa”.
Dopo il periodo di osservazione obbligatorio per legge da parte del collegio medico – costituito dal direttore sanitario, Antonino Di Benedetto, dal coordinatore locale prelievi d’organo dell’Asp di Palermo, Calogero Bellia, dal fisiopatologo Luca Maria Vicari, con la collaborazione del tecnico di elettroencefalografia, Barbara Rizzo – ha avuto inizio l’intervento. In sala operatoria era presente l’équipe prelevatrice dell’Ismett, coadiuvata dagli anestesisti-rianimatori Giuseppe Risalvato e Gabriella La Rocca, dall’infermiere di sala, Calogero Falzone, e dall’operatore sociosanitario Francesco Chiazzese. Sono stati prelevati fegato, reni e cornee che ridaranno vita e qualità di vita a pazienti siciliani in attesa di trapianto.
“La generosità della donna, più volte testimoniata dai congiunti – sottolinea il direttore generale dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni – dimostra quanto la cultura della donazione stia diventando sempre più parte integrante del nostro modo di essere. La scelta di donare gli organi è un grande gesto di amore che regala speranza. Un sentito ringraziamento va al personale dell’ospedale Ingrassia impegnato nel prelievo che ha dimostrato, ancora una volta, sensibilità, professionalità e spirito di integrazione”. (ANSA).