Stagione balneare al via il 16 maggio, ecco regole e divieti - Live Sicilia

Stagione balneare al via il 16 maggio, ecco regole e divieti

Alcuni tratti di costa palermitana non balneabili. I gestori dei lidi: "Pronti a riaprire in sicurezza"

PALERMO – A breve riapriranno le spiagge, il 16 maggio in Sicilia comincerà la stagione balneare. Riprenderanno le attività degli esercizi balneari, la fruizione delle spiagge libere e la balneazione in tutta l’Isola. A stabilirlo un’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci. Una data importante per imprenditori ma anche per tanti cittadini che aspettano di poter ritornare all’aria aperta.

“Siamo pronti per iniziare la stagione – dice Alessandro Cilano Presidente Regionale Fiba Confesercenti – saranno rispettate le stesse misure di un anno fa”. Confermate le linee guida della stagione balneare che sostanzialmente rimandano a quelle adottate l’anno scorso, nel rispetto dei protocolli e delle indicazioni sanitarie. Così i gestori degli stabilimenti si preparano a affrontare il lavoro dei prossimi mesi e che consentirà ai bagnanti di godersi il mare in sicurezza. “La distanza da un ombrellone all’altro è di quattro metri e di due tra un lettino e l’altro – spiega Cilano – sarà misurata la temperatura all’ingresso, faremo rispettare le distanze di sicurezza e inviteremo i clienti a prenotare. I contagi aumentano lo stesso, nonostante da più di un anno queste attività sono chiuse. I mezzi pubblici continuano a essere affollati e la gente si riunisce all’interno delle proprie abitazioni. Ma siamo fiduciosi che la situazione possa migliorare”.

Se la stagione balneare si prepara a partire, purtroppo, però, le cose non vanno benissimo per alcune zone della costa palermitana dove anche per quest’anno è in vigore il divieto di balneazione dal primo maggio e rimarrà attivo fino al 31 ottobre, così come previsto da un’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando. Alcuni di questi divieti sono stati posti a causa di una persistente condizione di inquinamento, altri per ragioni di sicurezza. Nello specifico, la spiaggia di Vergine Maria, via Barcarello, dalla fine di piazza Mondello fino a via Piano di Gallo, dalla fine del porto di Sant’Erasmo all’inizio del porto della Bandita, dalla fine del porto della Bandita al Lido Olimpo, al confine con il territorio di Ficarazzi, sono i tratti di costa dove è in vigore il divieto di balneazione per inquinamento. Mentre non sarà possibile fare il bagno per ragioni di sicurezza nel porticciolo di Sferracavallo e nei porti: Fossa del Gallo, Mondello, dell’Addaura e Bandita.

Intanto è di ieri la decisione secondo cui si insedierà il 7 giugno il nuovo tavolo permanente sui temi del demanio e del turismo balneare tra assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente e associazioni di settore. L’annuncio è stato dato al termine dell’incontro a Palazzo Orléans tra l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, e le associazioni di categoria più rappresentative: Fiba Confesercenti, Sib Confcommercio, Assobalneari Confindustria Sicilia, Cna Balneari Sicilia e Oasi Confartigianato.

L’invito era partito a metà aprile dalle associazioni maggiormente rappresentative di lidi e imprese del turismo balneare, che, preoccupate dagli effetti della pandemia sulla prossima stagione, avevano consegnato un documento programmatico con i nodi fondamentali da affrontare. Il governo Musumeci ha voluto avviare la costituzione di un tavolo tecnico permanente per affrontare tutte le criticità sul tappeto: dall’iter già avviato per il mantenimento in vita delle concessioni demaniali marittime fino al 2033 ai provvedimenti inseriti nella Finanziaria del 2021, che modificano l’intervengono sul tema del rilascio delle nuove concessioni e degli ampliamenti.

“Stiamo lavorando per semplificare e armonizzare le regole che disciplinano le concessioni demaniali – sottolinea l’assessore Cordaro – Sono convinto che un tavolo permanente di raccordo con chi rappresenta le imprese balneari può essere lo strumento giusto per fare prima e meglio. Dalla pandemia e dai suoi effetti nefasti per l’economia si può uscire solo attraverso una sana concertazione con le parti sociali”.


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