Filippi: "Siamo squadra tosta. Lavoro in ottica 180 minuti" - Live Sicilia

Filippi: “Siamo squadra tosta. Lavoro in ottica 180 minuti”

Il tecnico è pronto alla sfida contro l'Avellino
CALCIO - SERIE C
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PALERMO – Il Palermo è pronto ad affrontare l’Avellino per il primo turno della fase nazionale playoff. La gara, a differenza delle precedenti giocate nel playoff del girone, sarà disputata con andata e ritorno. Filippi sa che la gestione dei 180′ è importante lo staff sta lavorando proprio per questo.

“Non siamo in pole position per la vittoria dei playoff- ha dichiarato il tecnico rosanero in conferenza stampa -. Già dalla sfida di domani partiamo sfavoriti perché i numeri dicono questo. Ci sono 180 minuti e le partite vanno assestate bene. Abbiamo lavorato in questa ottica. La squadra sta bene fisicamente e mentalmente, si allena benissimo e mi fa ben sperare. L’Avellino è una squadra forte, tosta compatta e allenata da un tecnico che ha fatto la storia in questa categoria”.

“Questa squadra costruita in ottica per il futuro? Secondo me sì, ma il futuro non dipende da noi. Lo facciamo decidere agli altri. Come ho detto nel post Castellammare il Palermo ha un futuro roseo perché ha giovani di prospettiamoci nell’organico. Ha tanti giocatori, come Lancini che una sicurezza per questa categoria ma anche per la b, anche Luperini e giovani che possono esprimere potenziale”.

Nella giornata di ieri Braglia, allenatore dell’Avellino, ha speso belle parole per il tecnico rosanero: “Ringrazio Braglia per le parole spese nei miei confronti. L’Avellino è una squadra collaudata, che ha fatto tanti punti e poteva concludere la stagione al secondo posto. Questo testimonia il fatto che andiamo ad incontrare una squadra allestita per raggiugnere obiettivi importanti. Noi stiamo iniziando ad assestarci bene in campo, a leggere le situazioni migliori rispetto a prima, la squadra è in crescita”.

Domani saranno ancora assenti Lucca e Rauti, con Saraniti pronto a fare a sportellate con i difensori avversari: “Sarà della partita sicuramente, vedremo se sarà titolare o meno. Decideremo nelle prossime ore”.

Il Palermo in queste settimane è sceso in campo, non l’Avellino che ha atteso il proprio turno per accedere alla fase nazionale: “Non so quanto ha inciso lo stop, dipendere la lavoro svolto. Noi siamo rodati, il ritmo è quello e non ci siamo mai fermati a parte la parentesi covid degli avversari. Avendo giocato due turni abbiamo perso Luperini per squalifica, loro no perché non hanno giocato. Qualche acciacco c’è sempre giocando ogni 3 giorni. Non so chi è avvantaggiato. Sono sicuro che la mia squadra sta bene, ma anche loro stanno bene”.

“Oggi – ha continuato Filippi – siamo una squadra, siamo tosti e reagiamo alle difficoltà. Siamo andati sotto in queste partite abbiamo ripreso la gara stessa, l’abbiamo ribaltata. La squadra gioca per un obiettivo e un risultato. Questo fa sì che la crescita è stata esponenziale. Se ho un rammarico per l’attacco spuntato? Avrei preferito avere tutti a disposizione, è normale. questo ti da la possibilità di cambiare a gara in corso, però chi ha giocato avanzano e lo hanno dimostrato”.

I rosanero in stagione hanno già affrontato due volte l’Avellino ed in entrambe le sfide è arrivata una sconfitta: “Ad Avellino – ha dichiarato Filippi – abbiamo fatto una gara ottima, ma siamo stati sfortunati e quello fa parte del gioco. abbiamo guardato tutto quello che c’era da guardare per non trovarci impreparati. Adesso aspettiamo domani per giocarci questa doppia sfida a testa alta”.

Braglia ha dichiarato che se non dovesse passare il turno gli girerebbero un po’ le scatole. Dello stesso avviso è Filippi: “A me peggio. Conosco Braglia ed è stato contenuto. A questo punto tutti gli allenatori e le squadre puntano all’obiettivo. Noi puntiamo all’obiettivo superando l’Avellino. Dobbiamo superare l’Avellino non avendo tutto quello che abbiamo dentro, ma quello che non abbiamo“.

La giornata del 23 maggio, giorno della sfida, Palermo si ferma per commemorare la strage di Capaci e domani, durante la sfida, ci sarà un minuto di silenzio alle 17.57. Su quel tragico evento il tecnico rosanero ha un suo pensiero: “Per noi siciliani e palermitani è naturale ricordare il 23 maggio. Quel giorni è stata una tragedia umana, ma da quella è cambiata la mentalità in meglio e siamo riusciti attraverso l’intelligenza, la maturità a sconfiggere una macchia che ci porta in giro per tutto il mondo. Domani essere partecipe di questa commemorazione è un vero onore”.

Il Palermo ha recuperato alcuni elementi che domani andranno in panchina: “Rispetto a Castellammare stanno meglio e abbiamo messo energia nel serbatoio in questi giorni. Si sono allenati bene a ritmo pieno con la squadra. Lancini sta bene e si è allenato con la squadra. Santana, come Floriano o chi è avanti con l’età, va dosato sia in allenamento che in partita. Qualche volta in allenamento siamo noi a fermarli o a capire quando farli rifiatare. Se fosse per loro giocherebbe sempre”.

“Pelagotti l’ho visto bene – ha dichiarato Filippi riferendosi all’episodio del match di ritorno in casa dell’Avellino che lo vide protagonista di una papera – non credo ci sia senso di rivalsa, purtroppo è stato ingannato dalla traiettoria. Sta bene, si allena bene e lo trasmette alla squadra”.

“Stiamo lavorando nell’ottica dei 180 minuti. Domani sarà una partita da vincere con la testa e senza andare all’arma bianca in avanti, ma anche perché ad Avellino ce la giocheremo come ce la giochiamo oggi. Sui 180′ faremo delle scelte per capire chi può dare di più domani o nella prima frazione di gara rispetto alla seconda frazione. dovremo essere bravi con staff, nutrizionista a dosare le energie di ogni giocatore”.

“Anche noi avremmo voluto evitare l’Avellino, ma allo stesso tempo sottolineo che il Matelica ha vinto a Cesena. Forse i nomi non sono blasonati ma gli organici sì. Il campo dirà chi ha fatto meglio

“Nelle prime partite avevamo delle sbavature o atteggiamenti sbagliati e la squadra ha iniziato a farli propri e capire come comportarsi. Saraniti è importantissimo per noi e con questo atteggiamento può risultate determinante. è stato lui stesso a mettersi a disposizione nostra e dei compagni”.

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