Inchiesta sull'ex Ilva, arrestato l'avvocato Piero Amara

Inchiesta sull’ex Ilva, arrestato l’avvocato Piero Amara

Nell'indagine è coinvolto anche l'ex procuratore di Taranto
INCHIESTA A POTENZA
di
1 min di lettura

POTENZA – L’avvocato Pietro Amara è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta sull’ex Ilva coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza e nella quale è coinvolto anche l’ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo. Amara è al centro pure dell’inchiesta della Procura di Milano sul cosiddetto “falso complotto Eni”: ai magistrati lombardi l’avvocato siracusano rilasciò dichiarazioni sulla presunta loggia Ungheria.

Amara sarebbe stato “soggetto attivo della corruzione in atti giudiziari sia a Trani che a Taranto”. Carlo Maria Capristo (a cui è stato notificato la misura dell’obbligo di dimora a Bari) è accusato, quando era Procuratore a Trani, di aver accreditato presso l’Eni Amara (con cui era stato messo in relazione dal poliziotto Filippo Paradiso, oggi arrestato) come “legale intraneo agli ambienti giudiziari tranesi in grado di interloquire direttamente con i vertici della Procura”.

Sono quattro le persone arrestate in tutto: due in carcere e due ai domiciliari. La procura della Repubblica di Potenza è competente sui magistrati del distretto di Taranto e Brindisi. In carcere sono finiti Amara e il poliziotto Filippo Paradiso. Ai domiciliari l’avvocato di Trani Giacomo Ragno e Nicola Nicoletti, che è stato consulente dei commissari dell’ex Ilva dal 2015 al 2018. L’obbligo di dimora è stato invece disposto per Carlo Maria Capristo, che è in pensione da alcuni mesi.

LEGGI ANCHE
Da Palamara ad Amara: nuovo scandalo e spunta la loggia ‘Ungheria’


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI