"Le ricette Pd per il Comune? Come le nostre, ma Orlando disse no" - Live Sicilia

“Le ricette Pd per il Comune? Come le nostre, ma Orlando disse no”

I coordinatori di Italia Viva Noera e Costumati commentano il documento dei dem
PALERMO
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PALERMO – “Crediamo che il Pd palermitano alterni il suo essere nei giorni pari partito di Governo e nei giorni dispari partito di lotta,  in ragione forse del tempo molto variabile in questo periodo. A parte le battute sulla meteoropatia, le soluzioni prospettate dal Pd, apprese dalla stampa, per uscire dalla crisi finanziaria ed approvare il bilancio di previsione, al netto dello spalmare il debito Rap, verso il quale Italia Viva si è sempre detta contraria ad ogni forma di aumento del costo Tari per i cittadini, sono tutte proposte già prospettate dal nostro gruppo e che hanno trovato, sistematicamente, la opposizione dell’amministrazione”. Lo dicono i coordinatori di Italia Viva a Palermo Giulia Noera e Toni Costumati, commentando il documento stilato dal Pd per uscire dalla crisi finanziaria che attanaglia il comune di Palermo.

“Prendiamo però atto che il Pd palermitano, forse in forza del ritrovato e rinnovato amore di questi giorni verso il Sindaco, proponendo di spalmare il debito ha modificato la sua posizione ed è pronto a far pagare sempre ai contribuenti palermitani costi non supportati da servizi adeguati – continuano gli esponenti di Iv – Far pagare gli extra costi alla Regione, è stata una delle battaglie che sono state impedite all’ex Presidente di Rap, Giuseppe Norata, ed è stato uno dei motivi del forte contrasto nei rapporti col sindaco. Il Pd farebbe bene a cercare altri commensali di un tavolo che ha visto pagare, anche pesantemente, solo Peppe Norata che per 800 euro netti mensili di indennità di carica, per liberare le strade cittadine dai rifiuti, si è anche beccato un avviso di garanzia per ammassare le tonnellate di rifiuti cittadine all’ingresso di Bellolampo.  Il Pd fa finta di non ricordare, ma la mancata approvazione del Bilancio Consolidato non è dipesa dal gruppo di Italia Viva,  che era presente al momento del voto ed era disponibile a rivotarlo quando ripresentato, così come comprovato dai verbali della seduta. E ancora, Italia Viva in Parlamento ha fatto molte volte la propria parte a sostegno delle necessità della città, a cominciare dagli interventi per commissariare e accelerare i lavori per le emergenze della viabilità del ponte Corleone o di quello Oreto, ma ha sempre riscontrato una tiepida, se non fredda, reazione dell’amministrazione che anzi ha mostrato insofferenza, invece di plaudire e ringraziare. Evidentemente qualcosa è cambiato, l’amministrazione si rende conto che senza un intervento straordinario di Roma, verso il quale ha sempre mostrato un atteggiamento di inopportuna, oltre che ingiustificabile, colpevole sufficienza e superbia, la città non può andare da nessuna parte e il default finanziario è dietro l’angolo. Ma più che un intervento finanziario straordinario in favore dei Comuni siciliani, occorrerebbe una deroga al patto di stabilità oltre che un intervento legislativo che sospenda temporalmente la disciplina del  principio contabile relativo al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e Fondi spese e rischi futuri. Su questi temi, a prescindere se al governo o meno, Italia Viva sarà sempre pronta a fare la sua parte sempre dalla parte dei cittadini”.

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