Narcos, le condanne in appello: pena ridotta per Niko Pandetta - Live Sicilia

Narcos, le condanne in appello: pena ridotta per Niko Pandetta

Il neomelodico è stato condannato a 4 anni per spaccio nell'ambito dell'inchiesta Double Track.
IL VERDETTO DI SECONDO GRADO
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CATANIA – La pena è stata riformata da sei a quattro anni di reclusione. Vincenzo Pandetta, per il mondo della musica dei neomelodici Niko The King, è stato condannato per spaccio. La Corte d’Appello di Catania ha ridotto la pena “concordata tra le parti”, si legge nel dispositivo. Il suo nome è nel lungo elenco degli imputati del processo, stralcio abbreviato, dell’inchiesta Double Track che nel 2017 ha smantellato un cartello di narcotrafficanti che faceva riferimento a Sebastiano Sardo, detto Occhiolino, diventato collaboratore di giustizia pochi mesi prima dell’operazione della Squadra Mobile di Catania. Il braccio operativo sarebbe stato Simone Guglielmino, che si occupava di tenere i contatti con i fornitori di droga calabresi e con gli acquirenti siracusani e palermitani. La Corte d’Appello gli ha ridotto la pena: lo ha condannato a 12 anni di reclusione (il gup aveva inflitto 15 anni). A molti imputati sono state concesse le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. È il caso di Filippo Beninato, difeso dall’avvocato Maria Caltabiano, e Francesco Troina, difeso da Maria Lucia D’Anna. 

La Corte d’Appello ha riformato le seguenti condanne: Manuel D’Antoni, 5 anni e 4 mesi e 20 mila euro di multa, Mattea Barbera, 6 anni, Filippo Beninato, 9 anni e 4 mesi, Ciro Capasso, 4 anni e 4 mesi e 18 mila euro di multa, Antonio Davide Florio, 6 anni e 8 mesi, Simone Guglielmino, 12 anni, 11 mesi e 10 giorni, Angelo Ivan Lo Faro, 1 anno e 4 mesi e 3466,67 euro, Gabriele Lo Pinto, 5 anni e 4 mesi e 20 mila euro di multa, Pietro Luisi, 5 anni e 4 mesi e 20 mila euro di multa, Vincenzo Pandetta, 4 anni e 17.333, 33 euro di multa (concordata tra le parti), William Patanè, 7 anni e 4 mesi (ritenuta la continuazione con altra sentenza), Antonino Ivano Santangelo, 14 anni e 3 mesi (ritenuta la continuazione con altra sentenza), Nunzio Davide Scrivano, 9 anni e 10 mesi, Fabio Spampinato, 7 anni e 8 mesi (ritenuta la continuazione con altra sentenza), Gianluca Spampinato, 7 anni (ritenuta la continuazione con altra sentenza), Giuseppe Treccarichi Scauzzo, 5 anni 5 mesi e 10 giorni, Francesco Troina, 11 anni e 4 mesi, Rocco Tutone, 5 anni e 4 mesi e 20 mila euro. 

La Corte invece ha confermato il verdetto del gup per Giovanni Di Maggio condannato a 9 anni e Salvatore Fortunato Ballato a 2 anni (pena sospesa) e li ha condannati al pagamento delle ulteriori spese processuali.

Infine, ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura nei confronti di Santa Ramona Boncaldo, assolta in primo grado. 


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