Covid, i giovani non si vaccinano: l'estate è a rischio

Covid, i giovani non si vaccinano: l’estate è più a rischio

La voglia d'estate è tanta. La protezione è poca (foto d'archivio).

I giovani non si vaccinano, o si vaccinano poco. E’ una questione nazionale, che molti quotidiani riportano, che sta diventando, a cascata, significativa anche a Palermo. Senza una buona percentuale di vaccini, l’immunità tarderà, se mai verrà. E il ritorno tra i banchi in presenza potrebbe essere a rischio. Ma perfino l’estate, con la risalita del contagio, lo è.

“Sì, è vero – dice il commissario per l’emergenza Covid, Renato Costa – le prime dosi tra i giovani sono in forte calo ed è un problema per la scuola e per i prossimi giorni. Purtroppo, è come se l’estate avesse cancellato il Covid nella mente di molte persone. Pensiamo che non ci sia più, o che sia andato in vacanza e che ne siamo fuori: un grave errore. Comunque, noi i ragazzi li andremo a cercare nel cuore della movida”.

Il progetto, lanciato dall’Ufficio del commissario per l’emergenza, partirà il 19 luglio prossimo dal ‘Nautoscopio’, come abbiamo raccontato. Con l’aperitivo potrà esserci pure la somministrazione in sicurezza, secondo le modalità che abbiamo descritto qui.

Ma, in tutta chiarezza, dobbiamo sottolineare che, sforzi a parte, la battaglia sembra impari. C’è uno zoccolo duro di persone che non vogliono vaccinarsi. Ce ne sono altre che pensano alle vacanze e intendono posporre l’appuntamento e c’è chi si ribella alla sola idea che il Green pass funga da discrimine per andare al ristorante o muoversi sui trasporti pubblici. Il commissario Costa invece è d’accordo con la strada francese delle limitazioni ai non vaccinati.

C’è poi – e non è certo l’ultima, anzi connessa con tutto il resto – la questione della variante Delta. Negli arrivi a Palermo predomina con l’ottanta per cento dei casi sui tamponi positivi. Niente di nuovo, era largamente previsto e sta accadendo, ma non è certo una buona notizia. “Sono tutti – dice ancora Costa – giovani o giovanissimi in movimento, che siano turisti stranieri e siciliani. Che si muovono, che viaggiano e che tornano. Magari loro svilupperanno, come speriamo, una forma leggera del Covid, ma i familiari a casa, se non sono vaccinati, rischiano di più”. 

E’ un po’ la sindrome della cicala di cui abbiamo parlato. Pochi vaccini, molti viaggi, molti contagi. E l’idea seducente che il Covid, in estate, vada in vacanza. Un errore. (foto d’archivio)


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