La truffa dei posti di lavoro: "Vuoi fare il portiere? Paga 3.000 euro"

Truffa dei posti di lavoro: “Vuoi fare il portiere? Paga 3.000 euro”

Tre imputati hanno patteggiato una condanna a tre anni ciascuno di carcere

PALERMO – Promettevano posti di lavoro, ma sapevano che si trattava solo di un’illusione per truffare chi spera di uscire dal tunnel della disoccupazione.

Daniele Biondolillo, 53 anni, Giuseppe e Guglielmo Conzale, di 73 e 45 anni, hanno patteggiato una condanna a tre anni ciascuno di carcere.

Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Sergio Demontis e del sostituto Vincenzo Amico, si sarebbero spacciati per “elementi apicali” della società di sicurezza privata Ksm, garantendo un’assunzione come portiere. In sette hanno creduto alla loro promessa. Una promessa impossibile da mantenere visto che con Ksm non c’era alcun rapporto.

In cambio chiedevano soldi 2.000 prima dell’assunzione e altri 1.000 pagabili anche a rate una volta firmato il contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Sono stati i carabinieri della stazione “Crispi” a raccogliere le denunce delle vittime.

I tre imputati hanno patteggiato con il consenso della Procura davanti al giudice per l’udienza preliminare Walter Turturici.


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