Covid, lo studio: "Donne più protette se incinta" - Live Sicilia

Covid, lo studio: “Donne più protette se incinta”

Ecco i particolari dello studio

ROMA – Le gestanti si difendono meglio dall’infezione da Covid-19. Lo dimostra uno studio dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e UniMoRe, pubblicato su Nature Communications, che ha identificato i meccanismi molecolari e cellulari con cui le donne gravide controllano la tempesta citochinica scatenata dal virus SARS-CoV-2.

I ricercatori modenesi Sara De Biasi, Domenico Lo Tartaro e Lara Gibellini, guidati dai professori Fabio Facchinetti e Andrea Cossarizza, hanno cioè identificato i meccanismi molecolari e cellulari che il sistema immunitario delle donne gravide attiva per tenere sotto controllo l’infezione.

Secondo quanto evidenziato dallo studio, le gestanti attivano una specifica risposta che difende dalla tempesta citochinica responsabile dei sintomi più gravi e dei decessi da Covid-19. Per studiare nei dettagli le molecole presenti nel plasma e le cellule del sangue coinvolte nella risposta immunitaria, è stato utilizzato un originale approccio bioinformatico di “biologia dei sistemi”, che ha permesso di valutare le interazioni tra 62 molecole solubili plasmatiche e le cellule presenti nel sangue periferico.

E’ emerso che nelle gestanti il livello plasmatico di alcune molecole con attività antinfiammatoria (come l’interleuchina IL-1RA e le IL-10 e IL-19) era decisamente aumentato, mentre quello di molecole pro-infiammatorie (IL-17, il PD-L1 e il D-dimero) era ridotto. “In gravidanza – spiega Facchinetti, Direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’AOU Modena, che nella pandemia ha assistito quasi tutti i parti delle donne Covid positive – il sistema immunitario lavora in modo particolare per permettere lo sviluppo del feto. In caso di infezione da coronavirus, le gestanti attivano una risposta specifica e nuova, che, proprio come un potente soffio di vento, spazza via la nota tempesta citochinica, responsabile dei sintomi più gravi e dei decessi legati al Covid-19. Questo processo spiega perché le gravide si siano meglio difese nella pandemia”.

Gli stessi studi epidemiologici oggi riferiscono di un minor numero di complicanze di quante se ne temessero lo scorso anno. “Grazie anche alla stretta collaborazione attivata immediatamente con colleghi americani, abbiamo potuto utilizzare la più avanzata tecnologia cellulare oggi disponibile, ottenendo poi questi risultati”, ha sottolineato Cossarizza, ordinario di Patologia e Immunologia all’Università di Modena e Reggio Emilia. La stessa analisi ha consentito di capire come questi meccanismi servano verosimilmente per evitare all’organismo l’insorgenza di gravi danni. Di conseguenza, le molecole identificate nelle gestanti come responsabili del controllo immunitario potrebbero rappresentare nuovi e originali strumenti o bersagli terapeutici.


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