Emergenza bare ai Rotoli, dopo i loculi mancano carri e personale - Live Sicilia

Emergenza bare ai Rotoli, dopo i loculi mancano carri e personale

Il sindaco Orlando relaziona al consiglio comunale convocato in seduta straordinaria

PALERMO – Emergenza bare al cimitero dei Rotoli di Palermo senza fine. Alla carenza di loculi dove distribuire le oltre 900 bare in deposito da mesi si aggiunge il problema della mancanza di carri e personale che dovrebbe distribuire in altri cimiteri cittadini le bare accatastate nel campo santo di Vergine Maria.

La relazione di Orlando sull’emergenza

Questo l’esito della seduta del Consiglio comunale di Palermo, convocato in forma straordinaria dal presidente Totò Orlando per discutere dell’emergenza bare al cimitero dei Rotoli. Nel corso della seduta è stata letta la relazione sul tema del sindaco Leoluca Orlando. Nel camposanto ci sono ancora 920 bare senza sepoltura, sotto i tendoni, nei depositi e persino in alcuni uffici amministrativi. Orlando ha ricordato che è stato firmato un protocollo d’intesa con la Fondazione Santo Spirito, proprietaria del cimitero Sant’Orsola, mettendo a disposizione mille loculi per l’amministrazione comunale, per l’importo unitario di 1.800 euro (800 a carico del congiunto e 1.000 a carico del comune).

“I trasferimenti delle bare a rilento per mancanza di carri e personale”

“Attualmente – ha spiegato – ne sono state liberate 187, traslate dal cimitero Rotoli 14 a Sant’Orsola. Hanno già pagato la somma dovuta 72 congiunti per altrettante bare, purtroppo – ha sottolineato – ma il trasferimento va a rilento per grosse difficoltà burocratiche, amministrative e organizzative dovute soprattutto all’insufficienza dei carri funebri e del personale impegnato anche in altri inderogabili servizi. Dal 2020 si cerca in tutti i modi di dare una risposta all’emergenza anche con diverse ordinanze sindacali – ha detto Orlando – che hanno avuto come comune denominatore lo snellimento delle procedure finalizzato al recupero di posti per inumazione e tumulazione. Si è proceduto alla liberazione delle nicchie e dei loculi la cui concessione trentennale era scaduta e ciò ha permesso di collocare 142 salme”. Il sindaco ha detto che è stata avviata una complessiva ricognizione nei tre cimiteri cittadini “in modo da entrare nell’ottica di considerarli un unico impianto cimiteriale”.

I loculi prefabbricati bloccati

Per l’emergenza bare senza sepoltura a Palermo, “una ditta di Misterbianco nei giorni scorsi ha offerto la cremazione gratuita, compreso il trasporto, per 60 salme e gli uffici stanno già acquisendo le nuove richieste di cremazione per formarne un elenco – ha assicurato il sindaco -. Ad oggi ci sono 920 bare non ancora sepolte ferme al cimitero di S. Maria dei Rotoli, di queste 420 bare sono in attesa di un loculo, mentre 500 sono in attesa di un posto in un campo di inumazione. Altro tipo di intervento su cui si è concentrata l’amministrazione comunale è la posa di loculi ipogei prefabbricati, mediante i quali possono essere tumulate 198 bare, che non si sono potute realizzare a causa della mancata individuazione della ditta che dovrà occuparsi dello smaltimento della terra di risulta proveniente dagli scavi.

Sei mesi per riavviare il forno crematorio

“Per la riaccensione del forno crematorio ai Rotoli – ha detto Orlando – il progetto prevede la rifunzionalizzazione impiantistica del tempio crematorio, eseguito lo studio di fattibilità, l’importo complessivo è di 245.018 euro. Pubblicato un avviso esplorativo per l’affidamento del servizio di ingegneria e architettura per il progetto definitivo, sono pervenute due istanze che dovranno essere valutate dalla commissione, il progetto va inserito nella programmazione triennale 2021/23 annualità 2021 ed il tempo stimato è sei mesi”, ha spiegato il sindaco.

Studio fattibilità per 198 fosse

“È stato chiesto l’inserimento nella programmazione triennale 2021-23, annualità 2021, per un campo di inumazione con 198 fosse e consolidare l’area limitrofa nel cimitero di S. Maria dei Rotoli è nella fase dello studio di fattibilità, poi va conferito l’incarico professionale per la redazione dei successivi livelli di progettazione“. A dichiararlo il sindaco Leoluca Orlando al consiglio comunale convocato per affrontare l’emergenza delle 920 bare non sepolte nel camposanto più grande della città.

“Per la collocazione di 430 loculi fuori terra nei viali del cimitero Rotoli – ha spiegato Orlando – il progetto prevede la collocazione di loculi prefabbricati sui viali S. Maria e SS.Trinità. La copertura finanziaria c’è e il progetto esecutivo è stato validato lo scorso 15 maggio. Deve essere inserito nel piano triennale 2021/23 annualità 2021. Un altro progetto prevede 1.453 posti, per un importo complessivo di 4.228.916 euro, c’è il progetto definitivo, occorre l’approvazione in variante Prg e la modifica del piano cimiteriale. Per l’ampliamento del cimitero S. Maria di Gesù si prevede il recupero di posti attraverso l’utilizzo dell’attuale parcheggio per un totale di 2.800 posti. C’è la progettazione definitiva, occorre l’approvazione della variante e modifica piano cimiteriale”.

Nuovo cimitero a Ciaculli

Il sindaco ha anche parlato della nascita del nuovo cimitero a Ciaculli: “Nell’area individuata dal Prg vigente per un totale di circa 27mila sepolture, il progetto è definitivo, ma poiché il vincolo preordinato all’esproprio è decaduto, è necessario approvare il progetto in variante al Prg con contestuale approvazione del piano cimiteriale. Gli elaborati architettonici e strutturali sono in avanzato stato di definizione, mancano gli elaborati impiantistici e il computo metrico Interventi a breve e medio termine”.

Figuccia (Lega): “Alle promesse di Orlando non crede più nessuno”

“A Sala delle Lapidi, il sindaco Leoluca Orlando sciorina numeri, parlando ancora di emergenza, ma dimenticando forse che un’emergenza è per definizione una circostanza imprevista, che richiede un intervento immediato. Di immediato, però, quest’amministrazione non ha fatto assolutamente nulla nè negli ultimi 4 anni né nella sindacatura precedente. Orlando è ormai un sindaco politicamente inadeguato, incapace di trovare soluzioni concrete persino quando si tratta della dignità degli essere umani, di dare una degna sepoltura ai loro cari, che oltre a subire il dolore della perdita, da anni ormai sono costretti a subire quest’indecenza – afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo della Lega -. Alle promesse di Orlando ormai non crede più nessuno. Sono parole vuote, prive di soluzioni concrete, che invece esistono, così come le risorse economiche per dare corso a tali soluzioni. Somme già stanziate dalla Regione, che occorre mettere in campo subito. Ho molto apprezzato – prosegue l’esponente leghista – l’intervento del direttore generale Sergio Pollicita che in Aula ha posto l’accento su un aspetto assolutamente non trascurabile, ossia i costi per la tumulazione richiesti alle famiglie i cui cari vengono trasferiti al cimitero di Sant’Orsola, una somma spropositata che molti non hanno la possibilità di sborsare. La relazione che ci è stata consegnata dal sindaco è priva di senso, di contenuti e di proposte concrete, nonché di tempi precisi; insomma è come se fosse carta igienica”.

Gelarda-Caronia (Lega): “Sindaco incapace a gestire le emergenze”

I consiglieri della Lega, Igrofito Gelarda e Marianna Caronia, proprio sul consiglio comunale di oggi hanno dichiarato: “L’intervento del Sindaco in apertura dei lavori del Consiglio comunale ha certificato la sua incapacità a gestire l’emergenza. Oggi è, infatti, emerso in modo chiaro e inequivocabile che fino a poche settimane fa, nel periodo in cui Orlando ha mantenuto le deleghe, nulla è stato fatto e che per alcuni aspetti, soprattutto per il nuovo cimitero, nulla continua ad essere fatto. Nello specifico del cimitero, la Lega ha mostrato di essere certamente opposizione, anche con denunce, una manifestazione e atti ispettivi, ma in modo responsabile e costruttivo, attivandosi perché fossero individuati fondi per il nuovo cimitero di Ciaculli. Anche qui, però, dobbiamo registrare l’assoluto immobilismo dell’amministrazione, che sembra pronta a perdere anche questi finanziamenti non rispettando i tempi per la progettazione. A questo punto – hanno continuato i due consiglieri – non resta che il commissariamento, che la Lega ha chiesto e chiede anche con atti parlamentari presentati dal senatore Salvini, sia a livello regionale sia a livello nazionale. Quello che chiediamo è un doppio commissariamento. Un commissario per la gestione della situazione attuale. Ed un commissario per gestire il progetto del nuovo cimitero, perché non vadano persi i 30 milioni già disponibili fra fondi CIPE e fondi FSC e che rappresentano l’unica vera soluzione strutturale al problema delle sepolture. Il Sindaco – hanno continuato Gelarda e Caronia – non è stato e non è in grado di gestire una delle tante, certamente la più clamorosa fra tutte le emergenzePer questo, come gruppo consiliare della Lega, non possiamo che ribadire la necessità di chiudere al più presto l’esperienza di Leoluca Orlando sindaco; per questo abbiamo presentato con altri e chiediamo a tutta l’opposizione di sottoscrivere la mozione di sfiducia che liberi Palermo dalla presenza non più sostenibile e dannosa di Leoluca Orlando, che resterà nella storia come il sindaco delle mille Salme a deposito“.

Randazzo (M5S): “Il commissariamento è l’unica soluzione attuabile”

“La strada del commissariamento, per le opere necessarie che faccia uscire Palermo dalla ormai cronica emergenza delle salme in deposito al cimitero dei Rotoli, è l’unica soluzione attuabile e percorribile. Questa è la proposta che il Movimento Cinque Stelle rivolge al governo centrale per porre fine ad una delle pagine più drammatiche, anche a livello sanitario, della nostra città – a dichiararlo è Antonino Randazzo consigliere del M5S -. È fuor di dubbio, infatti, di avere una struttura commissariale dotata delle necessarie risorse economiche per dare il via a tutte quelle opere su cui il Movimento in Commissione ha posto progetti e servizi come l’ampliamento dei cimiteri di Santa Maria di Gesù, Sant’Orsola e i Cappuccini interventi ad oggi bloccati per ammanco di fondi e che dia slancio anche al potenziamento delle risorse tecniche  e progettiste dando supporto ai dipendenti tecnici comunali ormai ridotti all’osso“.


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