Vertenza Almaviva, nuovo spiraglio per la sorte dei 621 lavoratori - Live Sicilia

Vertenza Almaviva, nuovo spiraglio per la sorte dei 621 lavoratori

I sindacati spingono per una trattativa con il Governo. Confermato lo sciopero del 9 settembre

PALERMO – Uno spiraglio per la vertenza dei lavoratori e lavoratrici Almaviva Contact si potrebbe aprire la prossima settimana quando dovrebbe essere convocato il tavolo di crisi con il Governo nazionale. Intanto, resta confermato lo sciopero per il 9 settembre. Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom chiedono “una convocazione di garanzia in sede istituzionale delle parti interessate, al fine di scongiurare le conseguenze del mancato rispetto della clausola sociale nel cambio appalto per il call center”.

L’ipotesi

A salvare le sorti dei lavoratori e delle lavoratrici potrebbe essere l’aumento graduale dei voli della nuova compagnia. Questo comporterebbe l’incremento a sua volta delle vendite. Dal 15 ottobre, infatti, ITA parte con 52 aerei basandosi sugli ex hub di Alitalia, ossia Milano Linate e Roma Fiumicino. Inizialmente sono 45 le destinazioni e 61 le rotte. Ma dopo l’assetto iniziale si presume che da 52 i voli dovrebbero salire. E potrebbe essere questa l’ancora di salvezza che si presume permetterebbe l’assorbimento graduale di tutti i dipendenti.

“Stiamo sollecitando giornalmente l’apertura – commenta il segretario nazionale Uilcom, Salvo Ugliarolo – affinché possiamo entrare nel merito della vertenza. Dispiace – aggiunge Ugliarolo – che a distanza di diverse settimane, da quando si è aperta la vertenza, non ho visto alcun interesse da parte del presidente regionale Musumeci e della sua giunta. Il futuro di oltre 500 persone merita l’attenzione anche del Governo regionale. Sarebbe opportuno che aprissero un tavolo regionale e si attivassero anche per sollecitare quello nazionale”.

L’incertezza

Giorni difficili e di incertezza per i 621 dipendenti Almaviva contact che, a poche settimane dal debutto del nuovo vettore, non conoscono ancora quali saranno le loro sorti lavorative. Dopo che la società Almaviva ha perso l’appalto della commessa Alitalia, passato a Covisian, al momento i dipendenti continuano a svolgere procedure di riprotezione o rimborso integrale dei biglietti già emessi. Alitalia è nel frattempo entrata in amministrazione straordinaria dal 25 agosto, non vende più biglietti e ha cancellato tutti i voli a partire dal 15 ottobre 2021.

“In questa fase di assoluta incertezza – dice Ugliarolo – se c’è l’impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, delle parti sociali e del Governo si potrebbe trovare una soluzione al problema anche con fasi intermedie, per garantire il servizio per Alitalia e per Ita passando ad esempio all’inserimento dei dipendenti in diverse fasi. L’assenza della clausola sociale e la discontinuità tra Alitalia e ITA non può essere pagata dagli operatori del call center – puntualizza il segretario della Uilcom – per quanto ci riguarda – aggiunge – i livelli occupazionali devono essere tutti garantiti. Chiederemo che gli eventuali strumenti di ammortizzatori sociali utilizzati per salvare i dipendenti Alitalia devono essere utilizzati anche per le persone impegnate nel servizio clienti gestito da Almaviva”.

Il nuovo appalto

Intanto, in merito al presunto reclutamento da parte di Covisian in Romania di risorse selezionate per assistenza telefonica per una prestigiosa compagnia aerea che è apparso nei giorni scorsi, è arrivata la smentita da parte della società che precisa di “non aver avviato alcuna ricerca di personale finalizzata ai servizi di supporto ITA al di fuori del territorio nazionale”.


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