Rifiuti, Sicula riduce i conferimenti: emergenza dietro l'angolo

Rifiuti, Sicula riduce i conferimenti: emergenza dietro l’angolo

Cantarella: "Assurdo ricevere per ordine cronologico". Dusty: "Sabato sistema raccolta in tilt".

CATANIA – Ancora una volta l’emergenza rifiuti è dietro l’angolo. E Catania rischia di diventare una pattumiera già da questo weekend. Ieri il direttore tecnico e gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti hanno inviato una nota dove indicano il numero massimo di “quantità ricevibili” nell’impianto di contrada Coda Volpe. 

Solo 600 tonnellate al giorno

La Sicula scrive che “considerato il mancato aumento della disponibilità da parte delle discariche presenti nel territorio siciliano alla ricezione dei rifiuti decadenti dalla lavorazione del rifiuto indifferenziato conferito dai comuni” si vede costretta a ridurre “i quantitativi giornalieri in ingresso a non più di 600 ton/die, a partire dal 10 settembre”. Cioè da domani. E aggiunge “i rifiuti giornalieri saranno ricevuti in impianto secondo l’ordine cronologico di arrivo”. Ed è su questa frase che l’amministrazione comunale è montata su tutte le furie.

Sicula è satura, soluzione mai arrivata

Ma andiamo per ordine. “Abbiamo già contattato Calogero Foti, direttore del dipartimento Acque e Rifiuti e anche con Francesco Laudani, presidente della Srr – spiega l’assessore comunale all’ecologia Fabio Cantarella – perché è la regione e la Srr che devono indicare ai comuni dove conferire. La questione purtroppo è vecchia: Sicula è satura, si cerca una soluzione ma fino ad oggi non è arrivata. Ci avevano detto – spiega ancora Cantarella – che avevano individuato Siculiana, Oikos e un’altra discarica di Gela per fare in modo che i rifiuti che noi portiamo fossero solo trattati nell’impianto della Sicula e poi sarebbero stati smistati in queste altre discariche siciliane. Ma sono scoppiate le proteste e non ci permettono di conferire le quantità necessarie: sarebbero circa 1000 tonnellate che dovrebbero spartirsi”. 

“Assurdo il conferimento per ordine cronologico”


Il nodo però è un altro. “Le 600 tonnellate indicate nella nota di Sicula sarebbero sufficienti per coprire l’ambito dei comuni catanesi, ma loro dicono che prenderanno i rifiuti in ordine di arrivo. Questo significa che se arriva quello di Enna alle 4 del mattino ha la precedenza su Catania. Quindi noi ci troviamo con il fatto che a Siculiana non possiamo entrare, a Gela non possiamo entrare ma a Catania invece dobbiamo ricevere i rifiuti del resto della Sicilia secondo l’ordine cronologico. Non si fa prima Catania e poi se resta spazio gli altri, invece si decide di andare in ordine di arrivo. È una assurdità, infatti ho detto al direttore che è da anni che Catania riceve i rifiuti di tre quarti di regione e ora che gli altri non ci fanno entrare Catania dovrebbe avere la precedenza. E su questo abbiamo puntato. Anche il sindaco Salvo Pogliese – spiega Cantarella – è in diretto contatto con la Regione per capire cosa succede. Devono indicarci una soluzione: abbiamo notizie che il direttore Foti sta scrivendo alla Sicula”.

L’ipotesi rifiuti fuori dalla regione

Il percorso dell’invio in altre regioni non è stato accantonato. “So che la Srr ha fatto il bando per portare l’indifferenziato fuori dalla Sicilia, ma – argomenta ancora l’assessore –  i costi sarebbero esorbitanti ed era una delle strade che volevamo intraprendere solo in extremis”.

Dusty: “Sabato il sistema di raccolta in tilt”

La Dusty – citando la nota della Sicula – parla già di emergenza. “Vi comunichiamo che si profila una gravissima situazione igienico sanitaria già a far data da domani. In considerazione del fatto che fino ad oggi la discarica ha ricevuto complessivamente circa 1.600 tonnellate al giorno e che la sola città di Catania ne produce circa 500 tonnellate giornaliere, già da sabato mattina il sistema di raccolta andrà in tilt, in quanto si stima che domani non potranno essere conferite oltre 250 tonnellate delle 500 che saranno raccolte a far data dalle ore 04:00. 

Vi chiediamo di convocare con estrema sollecitudine – scrivono i vertici dell’impresa – una conferenza dei servizi allo scopo di individuare le possibili e necessarie soluzioni alternative per fronteggiare la grave emergenza prospettata. Vi invitiamo inoltre a comunicare alla cittadinanza la grave situazione emergenziale”. 


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