Emergenza rifiuti: la discarica esausta e l'effetto domino

Emergenza rifiuti: la discarica esausta e l’effetto domino

Una pianificazione straordinaria tra gli impianti dell'isola per 60 giorni. Sembrerebbe questa la soluzione al vaglio dell'assessorato all'Energia.
SICILIA ORIENTALE
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PALERMO – Una pianificazione straordinaria per suddividere i rifiuti tra gli impianti dell’isola che possa tamponare la situazione per i prossimi 60 giorni. Sembrerebbe questa la soluzione al vaglio dell’assessorato all’Energia retto da Daniela Baglieri, per affrontare la bomba scoppiata in Sicilia orientale.

Sicula trasporti e l’effetto domino

La decisione di Sicula Trasporti di limitare il conferimento dei rifiuti nell’impianto, problematica già sollevata qualche mese fa e oggi deflagrata in tutta la sua portata, sta avendo effetti a catena su moltissimi comuni della parte orientale dell’isola, compresa la Città metropolitana di Catania e la città di Siracusa. “L’immagine del fallimento del governo regionale”, per l segretario Pd, Anthony Barbagallo.

Una tragedia annunciata

La proverbiale goccia era attesa. Già nel mese di aprile, l’impianto di contrada Codavolpe, al confine tra le province di Catania e Siracusa, aveva annunciato un drastico calo della capacità di ricezione dei rifiuti. Parte dei quali furono dirottati negli altri impianti dell’isola. La misura adesso, però, sembra definitivamente colma: non solo Sicula Trasporti ha ridotto ulteriormente la quantità di rifiuti abbancabili, ma le altre discariche non hanno più intenzione di “ospitare” più di un tot di spazzatura. Il risultato è che il sistema, già traballante, sembra saltato.

Stop al confermento

“La prossima notte potrebbe saltare il turno di raccolta di plastica e metalli per le utenze domestiche, motivo per cui il servizio di Igiene urbana invita i cittadini a non smaltire stasera i rifiuti – si legge in un comunicato ufficiale della Città di Siracusa. Ciò è dovuto al fatto che le ridotte capacità della discarica gestita da Sicula Trasporti stanno condizionando l’intero ciclo dei rifiuti in tutta la Sicilia orientale. Assieme al gestore, gli uffici stanno tentando ogni soluzione per limitare i disagi alla cittadinanza”. Stesso copione a Priolo, dove a saltare sarà la raccolta del secco indifferenziato.

A Priolo stop alla frazione secca

Lo comunica la ditta. “IGM Rifiuti Industriali, azienda che gestisce il servizio di raccolta differenziata nel comune di Priolo Gargallo, comunica che domani, martedì 14 settembre, è sospeso il ritiro del residuo secco indifferenziato – si legge in una nota. Ciò si verifica per i limiti quantitativi della discarica imposti dalla piattaforma Sicula Trasporti, per questa ragione gli autocompattatori, partiti alle 22 di domenica, sono stati costretti a rientrare. Qualora ci fossero degli aggiornamenti in merito provvederemo a darne comunicazione tempestiva”.

La via di uscita

La conferma della via di uscita temporanea individuata arriva dal presidente della Srr Area metropolitana di Catania Francesco Laudani, secondo cui “L’assessore e il dirigente del dipartimento Acque e Rifiuti stanno valutando una pianificazione urgente – ci conferma – anche se l’ufficialità ancora si attende”. Si tratterebbe però soltanto di una toppa, una soluzione tampone che posticiperà soltanto la questione. “Tra due mesi saremo in una situazione ancora peggiore – continua Laudani: non si può agire così, occorre trovare una soluzione”.

Area metropolitana, rischio bomba ambientale

Nell’impianto di Sicula Trasporti conferiscono i rifiuti di 148 Comuni, 58 dei quali della provincia di Catania, compreso il capoluogo. Un bacino enorme dove la limitazione della raccolta potrebbe trasformarsi in bomba igienico sanitaria. Come sottolinea il vicepresidente della Srr Area metropolitana di Catania, Marco Rubino, che ieri ha inviato una lettera al dipartimento Acque e Rifiuti chiedendo soluzioni. Tra queste, esportare i rifiuti fuori, strada che la Società di regolamentazione rifiuti etnea sta tentando di percorrere. “Noi ci stiamo muovendo per una procedura negoziata per poter spedire i comuni fuori Regione” – conferma il presidente Laudani.


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