Rifiuti, provvedimento tampone: "A Catania l'emergenza continua"

Rifiuti, provvedimento tampone: “A Catania l’emergenza continua”

La soluzione studiata dalla Regione per i prossimi 60 giorni potrebbe essere inefficace.

PALERMO – Un provvedimento che di fatto impone alle discariche dell’isola di aumentare il quantitativo di rifiuti e accogliere anche quelli provenienti dalla Sicilia orientale. Lo firmano il direttore del dipartimento Acque e rifiuti Foti e l’assessora all’Energia Daniela Baglieri.

La soluzione tampone

Una soluzione tampone per i prossimi 60 giorni. È quella che ha individuato la Regione dunque, per risolvere, quanto meno temporaneamente l’emergenza scoppiata nella parte orientale dell’Isola. “Si rappresenta – si legge nel documento – che, in assenza di azioni utili per il reperimento di siti di conferimento diversi, si è acuito la criticità dello smaltimento dei sovvalli decadenti dal trattamento rifiuti presso l’impianto gestito dalla società Sicula Trasporti SpA. Tale circostanza coinvolge la quasi totalità dei comuni ricadenti nelle Province di Messina, Catania e Siracusa e le SRR relative”.

Gli impianti individuati

Nel documento di parla di “tpossibili gravi refluenze di carattere igienico-sanitario e di ordine pubblico, aggravate dall’attuale condizione pandemica”. Da qui il richiamo ai gestori di altre discariche dell’isola cui si chiede di abbancare maggiori quantitativi di rifiuti. Si tratta degli impianti Catanzaro Costruzioni srl, OIKOS spa e Impianti SRR ATO 4 Caltanissetta Provincia Sud srl .

Nuovi quantitativi

Più che una richiesta, quella della Regione è un vero e proprio pressing. “Si richiede, senza indugio alcuno, per i prossimi 60 giorni, allaCatanzaro Costruzioni srl di ricevere presso il proprio impianto il quantitativo totale di 2.300tonnellate/settimana di rifiuti, a OIKOS spa di ricevere presso il proprio impianto il quantitativo totale di 2.300 tonnellate/settimana di rifiuti e a Impianti SRR ATO 4 Caltanissetta Provincia Sud srl di ricevere presso il proprio impianto il quantitativo un totale di 3.400 tonnellate/settimana di rifiuti

Rapporti tra privati

“La Società Sicula Trasporti SpA dovrà, pertanto, tempestivamente, definire la parte contrattualistica con i gestori in indirizzo al fine di regolamentare il maggiore flusso in ingresso dei rifiuti da abbancare, precisando in proposito che questo Dipartimento resta estraneo ad ogni rapporto contrattuale, trattandosi di fattispecie di natura privatistica tra gestori di impianti”.

“Non è una soluzione”

“Questa non è una soluzione, a Catania l’emergenza continuerà – tuona Rossella Pezzino De Geronimo, amministratrice di Dusty, azienda di smaltimento rifiuti. Ci vorrà almeno una settimana per smaltire tutto posto che riescano a realizzare questi contratti e le discariche accettino quanto richiesto dalla Regione. Poi andranno organizzati i trasporti e smaltiti i rifiuti che si accumulano ogni giorno. Sono molto preoccupata perché mi aspettavo la voce forte da parte della Regione nei confronti delle discariche”.

1.500 tonnellate da smaltire

In questo momento abbiamo 1500 tonnellate da smaltire – Fabrizio Patania, direttore delle unità territoriale di Catania di Dusty – parte sui camion e parte non ancora raccolta. Già domattina saranno 2 mila. Noi stiamo riuscendo mediamente a raccogliere meno di 200 tonnellate, e con le criticità che abbiamo questo è il massimo che possiamo conferire. Abbiamo messo il triplo dei mezzi a disposizione e stiamo garantendo lo stesso il servizio porta a porta e mantenendo il centro pulito. Ma non abbiamo dove metterli”.

“Aumentare la differenziata”

“Le SRR dovranno individuare gli impianti di smaltimento finale dei rifiuti non differenziati prodotti, atteso che, decorsi 60 giorni, non potrà che essere garantito esclusivamente lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati non eccedenti il limite massimo del 35% del totale di quelli prodotti, così come disciplinato dalla normativa vigente in materia di raccolta differenziata”. È quanto si legge nella parte finale del documento dove ritorna la percentuale minima dei rifiuti che i territori devono raggiungere per obblighi di legge. Sebbene molti, Catania ad esempio, siano abbondantemente lontani da quelle cifre.

Le parole dell’assessora Baglieri

“Se non ci si adopera seriamente per un incremento sensibile della raccolta differenziata, non ci saranno impianti e programmi che tengano – sostiene Daniela Baglieri. La soluzione non può essere certo fare diventare la Sicilia una enorme discarica a discapito dei siciliani e dell’ambiente. Si è fatto di tutto nel mio ufficio e in questo assessorato per evitare che, con enormi esborsi, questi rifiuti andassero all’estero. Ebbene – prosegue – al di là di qualche eccezione, la quantità del rifiuto differenziato da portare in discarica non è diminuita. In ragione degli spazi attualmente disponibili e in base alle politiche sui rifiuti del governo Musumeci, ci adopereremo per evitare considerevoli aumenti della Tari a carico dei cittadini. Non si può chiedere in qualche mese, e neppure in qualche anno, di risolvere criticità e incrostazioni presenti e mai affrontate da decenni in Sicilia. La svolta che abbiamo operato con il bando per i termoutilizzatori – conclude Baglieri – darà, a medio termine, un valido contributo alla definitiva soluzione del problema, ma nell’immediato serve solo far crescere la differenziata”.

Le parole del sindaco di Catania e dell’assessore Cantarella

“Abbiamo sempre confidato – affermano il sindaco Pogliese e l’assessore all’Ambiente Fabio Cantarela- nel grande senso di responsabilità del presidente della Regione Nello Musumeci, dell’assessore Daniela Baglieri e del direttore generale del Dipartimento regionale Energia e Rifiuti Calogero Foti, per individuare una soluzione almeno temporanea, visto che a Catania siamo già vicina all’emergenza, per riavviare la raccolta dei rifiuti che invadono le nostre strade. Gli spiragli arrivati in queste ore da Palermo per poter conferire i rifiuti anche in altre discariche è già un passo avanti che deve subito concretizzarsi e farci riprendere al più presto la raccolta”.

I termovalorizzatori

I termovalorizzatori sono l’unica soluzione. Ne sono convinti i due amministratori. “Rimaniamo convinti – sottolineano che l’unica strada che dia una prospettiva a questa terra di Sicilia, sia unicamente quella della termovalorizzazione; un percorso che la Regione sembra avere imboccato e su cui bisogna insistere a ogni costo come unica soluzione praticabile, costruendo in tempi brevissimi gli impianti che servono in Sicilia. Ai cittadini -concludono – non possiamo far altro che chiedere un supplemento di collaborazione invitandoli, fino alla ripresa della raccolta, a gettare nei contenitori solo i rifiuti differenziati, evitando così di aggravare nei limiti del possibile una situazione oggettivamente difficile e problematica, che purtroppo non dipende dalla nostra volontà”.


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