Messina, l'inchiesta che scuote la sanità: chi sono i 33 indagati

Messina, l’inchiesta che scuote la sanità: chi sono i 33 indagati

L'elenco dei nomi e tutte le contestazioni dei pubblici ministeri

PALERMO – È una maxi inchiesta con 33 indagati quella della Procura di Messina che scuote la sanità pubblica e privata. Private sono le case di cura che avrebbero ottenuto rimborsi gonfiati dal servizio sanitario, pubblico è l’ufficio che doveva controllare che non accadesse.

Gli investigatori hanno preso in esame una piccola fetta dei rimborsi chiesti per i pazienti transitati nelle cliniche private della città. Ed è venuto fuori un mare magnum di presunte irregolarità. I finanzieri spiegano che “oggetto di disamina soltanto 723 cartelle cliniche: di queste ben 591 presentavano anomalie, con una percentuale d’incidenza pari all’81,74 per cento, tanto da indurre il giudice del Tribunale di Messina a ritenere l’esistenza di una forma di radicata connivenza tra controllore e controllato”.

Gli indagati per truffa

Sono indagati per truffa sono la “Casa di cure ortopediche traumatologiche Cot spa”, il legale rappresentante Marco Ferrazzo, Maria Giuliana Fazio responsabile del Nucleo operativo di controllo dell’Asp di Messina, la casa di cura “Cappellani Giomi Spa”, il presidente del consiglio di amministrazione Emmanuel Miraglia, la clinica “Giomi spa”, la casa di cura “Cristo Re srl” e il presidente del consiglio amministrazione Antonino Francesco Merlino, la casa di cura “Villa Salus” e il socio accomandante Gustavo Barresi, la casa di cura “San Camillo”, la “Carmona srl” e l’amministratore unico Caterina Facciolà.

Impiegati pubblici indagati per falso

Sono indagati per falso i componenti del Nucleo operativo di controllo dell’Asp Stefano Brigandì, Nicola Princiotto, Santi Mangano, Aldo Francolino, Letteria Mazzeo, Giovanna Giuffrè, Maria Romualda Naso, Giovanna Bonaccorso, Rosamaria Biviano, Giuseppe Abate, Roberto Cicero, Maria Tindara Molica Bisci, Giovanni Stracuzzi, Aldo Lo Presti, Carmelo Catena, Antonino Barca, il medico Michele Filippone in servizio alla casa di cura Iomi, Antonio Gioacchino Alaimo ed Emanuele Puglisi dipendenti della casa di cura “Cristo Re”.

A chi viene contestata la corruzione

Francesco Domenico Schiera, direttore della sanitario della Cot, è indagato per accesso abusivo al sistema informatico dell’assessorato regionale della Salute per il controllo delle cartelle cliniche.
Per corruzione sono indagati Fazio, Chiera e Barresi.


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