PALERMO – Era andata in clinica per partorire, ma ha scoperto che il bimbo era morto. Ed è scoppianto il finimondo alla casa di cura Triolo Zancla di Palermo. La reazione di alcuni parenti è stata veemente. I medici si sono barricati all’interno della struttura. Due dipendenti sono stati aggrediti e alcune attrezzature distrutte.
Ci sono due denunce. Una è stata presentata, tramite l’avvocato Salvatore Romeo, dal marito della donna di 21 anni che ha partorito il figlio morto. La seconda è stata presentata dalla direzione sanitaria per l’aggressione e gli atti di vandalismo. Nel contempo i sanitari escludono ogni responsabilità. Il bambino sarebbe rimasto soffocato dal cordone ombelicale per un evento non prevedibile.
Il pubblico ministero Alessia Sinatra ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte del piccolo. Sono undici le persone iscritte nel registro degli indagati, ma di tratta di un atto dovuto per consentire ai consulenti di parte di partecipare agli accertamenti tecnici irripetibili.