Covid e Zitromax, 'attenzione': infettivologo smonta tutto - Live Sicilia

Covid e Zitromax, ‘attenzione’: infettivologo smonta tutto

Il parere del professore Antonio Cascio, direttore di malattie infettive del centro regionale Aids dell'università di Palermo
CORONAVIRUS
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PALERMO – Mentre lo zitromax va esaurito in tutte le farmacie (LEGGI QUI), l’infettivologo Antonio Cascio, professore ordinario di Malattie infettive e direttore di malattie infettive del centro regionale Aids dell’università di Palermo, pubblica un post che fa molto discutere.

“Lo #zitromax (#azitromicina) – scrive Cascio – non serve per curare il #covid o per prevenire le infezioni opportunistiche nei pazienti con covid… Purtroppo tanti colleghi lo continuano a prescrivere… ricordiamoci che può provocare banali disturbi all’apparato gastroenterico, ma anche aritmie cardiache fatali”. Ma non basta, aggiunge il professore: “Tantissimi italiani al momento sono positivi al tampone e moltissimi di loro senza alcun motivo si stanno imbottendo di farmaci potenzialmente tossici per il loro organismo… Il valore di un medico si potrebbe valutare dalla sua capacità di non prescrivere inutilmente farmaci.”

Cascio sottolinea che “nei primi mesi del 2020, sulla base soprattutto di alcuni studi del Prof. Didier Raoult, in tanti abbiamo utilizzato empiricamente l’azitromicina in combinazione con l’idrossiclorochina sfruttando una potenziale azione antivirale sinergica delle due molecole… gli studi scientifici non hanno però confermato l’utilità di tale associazione evidenziandone al contrario la possibile tossicità”.

Cosa dice l’Aifa

Aifa rinvia alla scheda sull’azitromicina e Cascio allega screenshot delle linee guida sugli antibiotici: “L’utilizzo routinario di antibiotici non è raccomandato – si legge – Oltre ai casi nei quali l’infezione batterica è stata dimostrata da un esame colturale, l’uso di tali farmaci può essere considerato solo se il quadro clinico fa sospettare la presenza di una sovrapposizione batterica. La mancanza di un solido razionale e l’assenza di prove di efficacia nel trattamento di pazienti con la sola infezione virale da SARS-CoV-2 non consentono di raccomandare l’utilizzo degli antibiotici, da soli o associati ad Scheda AIFA Informativa altri farmaci con particolare riferimento all’idrossiclorochina. Un ingiustificato utilizzo degli antibiotici può inoltre determinare l’insorgenza e il propagarsi di resistenze batteriche che potrebbero compromettere la risposta a terapie antibiotiche future”.


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