L’aula si riunisce dopo “lo schiaffo” a Musumeci - Live Sicilia

L’aula si riunisce dopo “lo schiaffo” a Musumeci

Oggi al vaglio di sala d’Ercole l’esercizio provvisorio, ma il clima è teso e l’opposizione scalpita.

PALERMO – L’aula torna a riunirsi una settimana dopo la crisi innescata dai franchi tiratori. Il clima che precede la seduta di oggi, neanche a dirlo, è abbastanza teso. E non potrebbe essere diversamente dopo la caotica giornata catanese del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. Dall’incontro a quattr’occhi con il presidente Musumeci per ricucire lo strappo al pranzo con gli “arcangeli del centrodestra” (Raffaele Lombardo e Raffaele Stancanelli) fino alle dimissioni e al conseguente avvio della campagna elettorale dell’outsider Cateno De Luca, la maggioranza vive un momento di grande caos. Dall’esito incerto. 

I vertici bilaterali del Presidente

Musumeci in mattinata ha proseguito il giro di consultazioni dei leader dei partiti che finora lo hanno sostenuto incontrando il patron di Cantiere Popolare, Saverio Romano, (giovedì è invece previsto il vertice con il segretario dell’Udc, Decio Terrana, nessuna data in agenda per l’appuntamento attesissimo con il leghista Minardo) prima del pomeriggio rovente a Sala d’Ercole. “Previsioni? Nuvoloso”, risponde con sagacia un acuto osservatore delle dinamiche del centrodestra. “La verità è che i malpancisti non hanno nomi realmente alternativi a Musumeci”, rassicura invece un fedelissimo di Nello. 

La ghiotta occasione dell’opposizione

“Di certo ci sarà un po’ di bagarre”, sussurrano i deputati di maggioranza in riferimento alle intenzioni palesate dall’opposizione di inchiodare Musumeci in un momento oggettivamente delicato. Soprattutto dopo le parole infuocate che il presidente ha destinato via social agli alleati che lo hanno affondato con il voto segreto.  Un’intenzione confermata a Live Sicilia dal capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo. “Insistiamo che il presidente della Regione oggi informi l’assemblea regionale sullo stato della crisi e su come, e in che tempi, intende affrontarla. Siccome pensiamo che il presidente non è in grado nemmeno di affrontare la crisi si dimetta e si vada a elezioni anticipate. La Sicilia in piena pandemia non può permettersi di stare senza un governo che affronti i problemi”, spiega l’esponente dem. 

“Votare l’esercizio provvisorio”: il mantra della maggioranza

Al netto dei malumori interni alla maggioranza, i deputati del centrodestra rassicurano sul fatto che oggi non ci sarà nessuno sgambetto e che si procederà con rapidità all’approvazione dell’esercizio provvisorio che “va approvato al massimo entro il 19 gennaio”. “Nessuno se la sentirà di boicottare Musumeci con un voto palese su una cosa così delicata che equivale a bloccare la Regione”, dice un navigatissimo deputato di maggioranza che pure non ama particolarmente il presidente della Regione. Netto e conciso il commento del capogruppo di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò, che non ammette polemiche. “Riteniamo fondamentale approvare l’esercizio provvisorio durante la seduta di oggi, speriamo che le polemiche politiche rimangano fuori dall’aula visto il momento emergenziale che la Sicilia e l’Italia stanno attraversando”, argomenta. 


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