Don Vincenzo Esposito lascia il carcere. Al sacerdote arrestato con l’accusa di prostituzione minorile sono stati concessi gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo Fabio Pilato ha accolto la richiesta di sostituzione della misura cautelare avanzata dal legale della difesa, l’avvocato Renato Vazzana.
Non potrà usare pc e telefono
Il sacerdote, originario di Caltavuturo in provincia di Palermo e in servizio in una parrocchia umbra, sarà ospitato da una struttura della curia per il recupero dei sacerdoti con problemi psicologici. Don Vincenzo Esposito non potrà utilizzare né pc, né telefonino. Sono vietati i rapporti con il mondo esterno. E telefonicamente, infatti, secondo l’accusa, che il sacerdote avrebbe convinto alcuni ragazzini a masturbarsi in cambio di denaro.