PALERMO – Sospiro di sollievo per 543 lavoratori Almaviva che erano impegnati nei servizi di call center Alitalia e che, dopo la nascita di Ita, avevano visto sfumare la loro commessa passata a Covisian. In ballo c’era la clausola sociale per il mantenimento dei livelli occupazionali dei lavoratori di Palermo (506) e Rende (37). I sindacati annunciano ora il raggiungimento di una “ipotesi di accordo” sulla vertenza nata dopo che Italia trasporto aereo aveva assegnato la commessa a Covisian.
L’intesa
La bozza di accordo “mette in sicurezza – affermano Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil – l’intero perimetro occupazionale dei lavoratori di Almaviva”. L’intesa garantisce continuità occupazionale ai 543 lavoratori che hanno operato fino allo scorso 15 ottobre sui servizi di assistenza alla clientela di Alitalia. L’accordo prevede che i 543 lavoratori vengano assunti in 4 step entro il 31 dicembre 2022, a condizioni che permetteranno l’assunzione del totale perimetro e che, attraverso un recupero graduale in 2 anni, vedranno “il ripristino certo delle condizioni contrattuali attualmente in essere presso l’azienda uscente”.
In gioco anche la Cig
Per tutto il periodo di transizione Almaviva Contact “si farà carico” di mantenere in forza l’intero bacino interessato all’accordo attraverso la Cassa integrazione ministeriale specifica per i contact center in outsourcing. I 61 lavoratori impegnati sulla commessa Loyalty (Millemiglia) continueranno ad operare regolarmente presso Almaviva Contact, a cui è stata confermata l’assegnazione delle attività.
Sindacati duri contro Ita
Duri i sindacati: “Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, tenuto conto delle condizioni di partenza, e dell’atteggiamento irresponsabile tenuto da Ita per tutta la durata del negoziato, esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta che sancisce e ribadisce l’applicazione della clausola sociale nel settore di contact center in outsourcing”, dice la nota. L’intesa dovrà comunque passare dal voto dei lavoratori per essere valida.
Parlano Orlando e Marano
Intervengono anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessora al Lavoro Giovanna Marano: “Essendo stata confermata l’esigenza di rispettare la clausola sociale considerata condizione irrinunciabile anche da parte dell’amministrazione comunale, crediamo che l’accordo frutto di un lavoro negoziale così impegnativo ed articolato che ha visto coinvolti tutti i soggetti interessati per numerose settimane è una conclusione positiva di una vertenza che si annunciata molto complessa”, dicono.
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