L’editoria, la fotografia e l’arte tutta oggi sono a lutto. Si è spento, a 88 anni, Enzo Sellerio. Fotografo e reporter fin dal lontano 1952, ha collaborato, nella sua lunga carriera, con il periodico Il mondo di Pannunzio, con la rete tedesca ZDF, con Vogue e con la rivista newyorkese Fortune, lavorando anche con artisti ed intellettuali come Arthur Miller, Christo e Saul Steinberg. A dispetto delle frequenti permanenze all’estero, Sellerio non ha mai dimenticato la Sicilia, nonostante le difficoltà incontrate nello svolgimento della sua professione. Al contrario, ha sempre cercato di rappresentarne i molteplici aspetti. Sono suoi, infatti, il grande lavoro sui rilievi del Duomo di Monreale, lo splendido documentario su Danilo Dolci e il servizio sul quartiere Zen di Palermo, una sfida accettata e quasi un atto d’amore nei confronti di questa città piena di contrasti.
Nel 1969, spinto da un’idea di Leonardo Sciascia e Antonio Buttitta, ha fondato con la moglie Elvira, scomparsa due anni fa, la casa editrice Sellerio, che ha raccolto negli anni alcuni tra i nomi più importanti della letteratura contemporanea. Da editore, si è occupato soprattutto di curare le pubblicazioni su arte e fotografia, accogliendo e pubblicando i giovani talenti. Un carattere forte, talvolta diretto e burbero, ma da tutti Enzo Sellerio è ricordato con enorme rispetto e gratitudine per la sua schiettezza, la sua genialità e gli insegnamenti professionali e privati che ha saputo dare a coloro che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui. Ai figli Antonio ed Olivia va l’affetto della redazione in questo giorno.