CATANIA – Quattro candidati, tre uomini e una donna: è lo schieramento di partenza per la corsa a sindaco di Paternò, che avverrà durante la primavera per arrivare al traguardo delle elezioni tra fine maggio e inizio giugno. I candidati paternesi hanno ufficializzato la propria partecipazione alle elezioni nel giro delle ultime settimane, e a meno di sorprese dell’ultimo minuto si affronteranno Nino Naso, sindaco uscente, l’ex presidente del consiglio comunale Alfio Virgolini, l’avvocata e ex candidata alla Camera Maria Grazia Pannitteri e Franco Crupi. Nel frattempo è ancora in corso il risiko delle liste e dei partiti.
L’uscente
Confermata la ricandidatura del sindaco uscente Nino Naso, eletto nel giugno 2017 con uno schieramento di liste civiche. Nel corso degli anni gli equilibri delle forze politiche che sostengono Naso, di pedigree autonomista, sono mutati: oggi il primo cittadino avrebbe il sostegno della lista Quadrifoglio, collegata al deputato regionale leghista Luca Sammartino, oltre a pezzi di Forza Italia che fanno riferimento al deputato regionale Alfio Papale e altre liste civiche.
Lo sfidante da destra
Intorno a Alfio Virgolini, ex presidente del consiglio comunale di Paternò, vicino a Raffaele Lombardo e di recente entrato in Fratelli d’Italia, si muove uno schieramento che può essere inserito a pieno titolo nei ranghi del centrodestra vecchia maniera. A Udc e Diventerà Bellissima, movimento del presidente della Regione Nello Musumeci, si aggiunge anche la lista Alleanza per Paternò, gruppo che ruota intorno ai consiglieri comunali Agata Marzola, Alfredo Sciacca e Tuccio Paternò. Dovrebbe aderire alla coalizione anche la parte di Forza Italia che fa riferimento all’assessore regionale Marco Falcone, da cui però non è ancora arrivata la conferma ufficiale.
La sfidante a sinistra
Unica donna a correre per la carica di sindaco, l’avvocata Maria Grazia Pannitteri è candidata di una coalizione di centrosinistra. A comporre le forze di sostegno a Pannitteri dovrebbero essere Partito Democratico e Movimento cinque stelle, in un test del campo largo voluto a livello nazionale dal segretario democratico Enrico Letta. Pannitteri avrebbe poi l’appoggio di Verdi e gruppi civici.
L’indipendentista
Fuori dagli schieramenti tradizionali è Franco Crupi, storico esponente del Movimento dei forconi, di cui fu alla testa durante i blocchi del 2012. Crupi sarà sostenuto dal Movimento siciliano d’azione, di ispirazione indipendentista.