“Il calcio è lo sport popolare della gente italiana e la gente va sempre tutelata. Prendo come esempio il pubblico di Palermo, straordinario e civile. I tifosi vivono in una città che molti descrivono come la città della mafia, ma io sono orgoglioso di essere il presidente di quella gente, di quella squadra e della sua città”. Lo ha detto il presidente del Palermo Maurizio Zamparini che, tornando a commentare le parole del premier Mario Monti, prosegue: “Sono anche orgoglioso dei miei giocatori che sono lontani dal male del calcio, ecco perché difendo il mondo del calcio e condanno le parole di Monti”.
Il presidente del Consiglio Mario Monti aveva lanciato l’affondo sul mondo del calcio scosso dagli ultimi sviluppi dell’inchiesta della procura di Cremona sul calcio scommesse. “Bisogna riflettere e valutare se non gioverebbe per due-tre anni una totale sospensione di questo gioco – ha detto il premier a margine della conferenza stampa sul vertice italo-polacco -. È particolarmente triste e fa rabbrividire quando il mondo dello sport, che dovrebbe esprimere i valori più alti, si rivela un concentrato di fattori deprecabili. In questi anni abbiamo assistito a fenomeni indegni. Trovo inammissibile – ha proseguito Monti -, e me ne sono occupato anche quando svolgevo il ruolo di commissario europeo, che vengano usati soldi pubblici per ripianare i debiti delle società di calcio”.
Un affondo che non è affatto piaciuto al presidente del Palermo Maurizio Zamparini che ha replicato duramente alle parole del capo del governo: “Monti dice solo delle stupidaggini. Dovrebbe pensare prima di parlare. Prima di dire che bisogna ‘chiudere’ il gioco del calcio, dovrebbe pensare ai suoi problemi e a tutto quello che sta distruggendo e facendo chiudere lui con i suoi provvedimenti. Monti – aggiunge Zamparini – non si rende conto che, se chiude il calcio, chiude anche lo Stato perché verrebbero meno più di 900 milioni di euro di tasse all’anno. Per questo dico che dovrebbe pensarci bene prima di dire certe cose”.