Forse davvero questa comincia a somigliare alla tempesta perfetta. Il lupo Covid soffia impetuoso contro le difese sempre più timide di chi non si preoccupa nemmeno di scongiurare il contagio. I numeri dei positivi sono schizzati in alto, i ricoveri crescono. Ma, dalla parte dei ‘buoni’, della sanità che dovrebbe cercare di organizzare una resistenza purchessia, nella colpevole indifferenza della politica, ci si divide e tengono banco le polemiche.
La delibera e la minaccia di dimissioni
Stamattina è arrivata notizia di una delibera dell’Asp di Palermo per la proroga dei contratti dei lavoratori che si occupano della pandemia. Subito dopo, in calce al provvedimento, la reazione del commissario per l’emergenza a Palermo, il dottore Renato Costa: “Abbiamo ricevuto la nota dell’Asp che riduce ancora il monte ore dei lavoratori. Così la struttura commissariale non può andare avanti, né esercitare le sue funzioni, specialmente in un momento tanto difficile, con una netta ripresa dei contagi e la risalita delle ospedalizzazioni. Sto scrivendo al direttore generale, la dottoressa Faraoni, per rappresentare una situazione che dovrebbe conoscere. Se questa delibera non verrà ritirata, purtroppo, non mi resterà altro da fare che rassegnare le dimissioni. Sono molto dispiaciuto, perché così si rischia di vanificare il lavoro di anni nel contrasto al Covid e di rendere inefficace un modello di Sanità che ha messo al centro della sua missione il territorio”.
Una relazione è stata, successivamente, inviata dalla struttura commissariale all’Asp. Una sorta di sintesi dell’esperienza di questi anni, alla luce dell’allerta per il momento complicato di una pandemia che non accetta alcuna remissione, con una conclusione inesorabile: siccome, a conti fatti, non possiamo garantire il servizio, ognuno può trarre le conclusioni logiche.
La protesta e il caos
Dopo la presa di posizione del commissario, pure i lavoratori, con una dura nota, si sono fatti sentire: “Apprendiamo con grande stupore ed amarezza la delibera n 00951 del 23 Giugno 2022 del Direttore Generale Daniela Faraoni, che riduce ulteriormente il monte ore del personale impiegato per L’emergenza Covid. Questa decisione incomprensibile in un momento storico in cui il numero dei contagi è in netto aumento oltre il 60% e l’Rt superiore ad 1, espone i cittadini dell’area Metropolitana di Palermo a gravi rischi, legati alla diffusione del virus, non per ultimo, questa decisione da parte del Direttore Generale, lede la dignità lavorativa e professionale di tante figure impiegate che, sin dal primo giorno di lavoro, con spirito di abnegazione e sacrificio, si sono dedicati ai cittadini”.
La replica dell’Asp
Ecco la replica dell’Asp: “Le decisioni prese sono, esclusivamente, indirizzate a mantenere l’intera organizzazione, senza alcun taglio. Un’organizzazione in grado – sempre nel rispetto delle norme vigenti, anche nell’ottica di buon andamento dell’amministrazione – di ampliare l’attività ove ve ne fossero necessità riconosciute e sottoscritte dai responsabili dell’organizzazione stessa”. Un caos totale, una spaccatura che giunge in una fase delicatissima, con la Sicilia oltre la soglia dei ricoveri ordinari da coronavirus. Questo accade nel cuore di un’estate che chiede, disperatamente, il ritorno alla normalità. Eppure il Covid soffia ancora. (Roberto Puglisi)