Il magnate giapponese a Palermo, Schifani: "A tutto c'è un limite"

Il magnate giapponese a Palermo, l’ira di Schifani: “A tutto c’è un limite”

“Non ero informato, così come il prefetto e il questore"

PALERMOArriva Kaouru Nakajima, miliardario giapponese e scoppia la polemica istituzionale. Sbarca a Palermo, per festeggiare il suo compleanno, e Renato Schifani non ci sta. Il presidente della Regione, in una intervista all’Adnkronos, annuncia che chiederà “i dovuti approfondimenti”. Il governatore siciliano non nasconde la sua amarezza – scrive l’agenzia – per avere “saputo solo due giorni fa dalla stampa” che il magnate giapponese ha preso in affitto per venerdì 3 novembre il Teatro Politeama e due giorni dopo, per due spettacoli musicali, il Teatro Massimo. Entrambi i teatri sono a partecipazione regionale nella loro gestione. Un intervento duro, destinato a suscitare reazioni.

L’ira di Schifani

“Appena due giorni fa – dice il governatore – ho appreso la notizia che più di 1.400 grandi ospiti di questo magnate arriveranno a Palermo, dando il loro contributo in termini di alloggi nella nostra città, abitando interi alberghi e di questo non posso che essere felice. come Presidente della Regione. Ma ciò non esclude che io abbia fatto le mie riflessioni. Da un lato ho appreso pochi giorni fa che il Teatro Politeama Garibaldi è stato dato in monopolio per una intera settimana a questo magnate, spostando addirittura un concerto al Teatro Golden, pur di mantenere intatto l’utilizzo del Teatro Politeama, che è di proprietà comunale ma la cui gestione, della Orchestra Sinfonica, è anche a partecipazione regionale. E lo stesso dicasi per il Teatro Massimo, se non in maniera più ridotta”.

“Sono un liberale, ma…”

“Io sono una persona liberale che ha sempre guardato al privato con molto interesse, ma il tema che pongo è un altro – spiega ancora il Presidente Schifani all’Adnkronos -ma a tutto c’è un limite. Perché in questo modo si apre una finestra senza precedenti, in forza della quale anche altri privati potrebbero chiedere analogo trattamento. Il tema che si pone è fino a che punto gioielli della cultura di questa città, adibiti sino ad oggi a tali finalità come il teatro, o con finalità pubbliche e istituzionali di alto livello possano essere convertite a certi tipi di attività che possono essere tranquillamente realizzate in altri siti della città, siti altrettanti autorevoli”.

La questione sicurezza

“Il problema che pongo non è da poco, ho appreso – continua il presidente – che il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica non si è mai riunito per la gestione e la prevenzione della sicurezza dell’evento in quanto mai informato da chi di dovere di questo grande appuntamento. L’entità di tale evento doveva necessariamente essere sottoposta all’attenzione delle nostre autorità di sicurezza, che hanno sempre brillato in occasione di appuntamenti o eventi di grandissima delicatezza e sensibilità, quali la recente Conferenza Onu, l’incontro sulla Criminalità organizzata e altri incontri di rilievo. Ci troviamo sostanzialmente davanti all’arrivo di oltre 1.500 persone all’interno del quale nessuno mi vieta di pensare che vi possano essere figure di rilievo che dovrebbero essere oggetto di misure di sicurezza nel loro paese, quindi soggetti su cui sarebbe stato opportuno avere notizie del loro arrivo per, eventualmente predisporre una pur minima misura di tutela a garanzia sia della persona e quindi dei cittadini”.

“Nessuno era informato di tutto questo”

“Mi auguro che il ricavato delle serate nei due teatri palermitani venga devoluto in beneficenza. Né il prefetto né il questore, con i quali ho parlato questa mattina, sono mai stati informati di un evento internazionale, con oltre un migliaio di ospiti, alcuni dei quali potrebbero essere come si dice in gergo ‘soggetti sensibili’ che necessitano di tutela e protezione. Mi auguro che tutto vada bene, ma lo ritengo un fatto grave che non dovrà più ripetersi”, ha aggiunto successivamente il presidente.

Parla il sovrintendente

“Condivido le riserve espresse dal presidente Schifani e ribadisco che l’impegno contrattuale è stato
assunto in un momento di gran lunga precedente al mio insediamento – dice all’Adnkronos Andrea Peria, sovrintendente della Foss, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana del Teatro Politeama -. Aggiungo che, pur considerando l’entità dell’impatto economico favorevole sulla città, in linea di principio sono contrario a questo tipo di eventi per il futuro anche in considerazione del lungo periodo di affitto del teatro che contrasta con la sua principale finalità”.

Il programma e la foto

LiveSicilia sta documentando la visita del magnate giapponese e ha pubblicato in anteprima la foto del Teatro Politeama con un sovrappalco che consentirà lo svolgimento di una cena di gala. Qui la successiva replica del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.


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