PALERMO – Lo spirito rinnovato del Movimento Cinque Stelle sta nelle parole del capolista alla Camera Riccardo Nuti, ex candidato a sindaco di Palermo e consigliere più votato, pur senza venir eletto. “Siamo persone normali – afferma –, cittadini come gli altri che si impegnano in prima persona. La preferenza espressa nei nostri riguardi non deve essere considerata un voto di protesta, ma un voto di proposta”.
Il riferimento all’azione dei quindici deputati all’Assemblea regionale siciliana lo fa Beppe Grillo nel suo “Tsunami tour”, e lo fanno ancor di più i candidati locali in modo costante. “I nostri quindici attivisti hanno fatto già 42 fra mozioni, interpellanze e disegni di legge – sottolinea Nuti –, è la riprova che vogliamo dare un contributo fattivo”. Le proposte grilline ora sono l’approvazione di una legge anticorruzione, l’istituzione di un reddito di cittadinanza, l’abolizione delle Province ed una nuova legge elettorale. Nuti torna sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti: “Gli italiani lo hanno votato diversi anni fa, ma i partiti lo hanno rimesso cambiandogli nome. I nostri deputati e senatori eletti prenderanno cinquemila euro lordi al mese, rinunceranno al vitalizio ed il Movimento non godrà dei rimborsi elettorali”.
I candidati del Movimento Cinque Stelle sono stati scelti per mezzo delle parlamentarie, svoltesi la prima settimana di dicembre. Sono stati gli attivisti quindi a scegliere l’ordine con cui si sono composte le liste: “Sono stati votati gratuitamente via web, diversamente da quanto avvenuto nel centrosinistra”, dice Nuti. In lista ci sono professionisti e studenti, così come disoccupati. E’ il caso di Chiara Di Benedetto, terza in lista alla Camera in Sicilia occidentale. Nata a Palermo 25 anni fa, laureata a luglio. “Mi sono avvicinata al M5S perché volevo cambiare le piccole cose della mia città – dice timidamente –. Cosa posso portare in Parlamento? Sicuramente porto un’esperienza ed un punto di vista differente, quello di una ragazza laureata che non trova lavoro”.
Se il voto grillino non è un voto di protesta, si afferma comunque come una posizione antisistema. “Chiediamo un voto di ‘sostituzione’, per sostituire questa classe politica –dice il capolista al Senato, Francesco Campanella –. Se non avviene un cambio totale non si va da nessuna parte. Deve cambiare pure la burocrazia, anche in paesi come Romania e Serbia è più facile avere un permesso”. Campanella passa poi al tema della disoccupazione giovanile: “C’è una generazione che ci chiede un presente prima ancora che un futuro. E per farlo c’è bisogno che i cittadini si impegnino in prima persona”. Interviene anche il capogruppo all’Ars Giancarlo Cancelleri: “L’attenzione di tutti i partiti verso le liste pulite credo sia un merito nostro – dice –, perché abbiamo sensibilizzato in modo deciso l’opinione pubblica al riguardo. Senza di noi probabilmente Dell’Utri, Crisafulli e Papania oggi sarebbero candidati”.
Definiti nel dettaglio intanto gli appuntamenti dello Tsunami tour in Sicilia. Il via il 30 gennaio a piazza San Giovanni a Ragusa, alle ore 17. Sempre il 30 alle 21 appuntamento a Catania a piazza Università. Il 31 prevista la presenza di Grillo prima a largo XXIV luglio a Caltanissetta, poi a Siracusa. La chiusura l’1 febbraio, prima a Trapani (ore 17), poi a Palermo, dove per piazza Castelnuovo non c’è ancora l’ok del Comune.