PALERMO – “Basta, aiutateci. Servono più controlli e politiche sociali”, è un nuovo grido di allarme, l’ennesimo, quello lanciato dal gruppo “Uniti per il quartiere”. Si tratta di un comitato che riunisce diversi residenti del centro storico.
Sono tornati a farsi sentire dopo il pestaggio del ragazzo avvenuto in via Maqueda. Il diciassettenne è in condizioni disperate.
“Continuiamo a sollecitare il prefetto, il questore e tutti gli organi che si occupano di sicurezza – dicono – affinché considerino l’area in questione (via Maqueda e le strade limitrofe in prossimità della stazione centrale ndr) come zona sensibile. Bisogna attivare misure di sicurezza preventive”.
Ed ecco i suggerimenti messi sul piatto: “Istituire dei presidi fissi per bloccare i bivacchi. Ci sono dei gruppi che hanno creato una sorta di associazione con finalità di disturbo. Creano paura e stress nei residenti la cui vita è condizionata”.
Non solo controlli, servono anche “politiche sociali in favore di soggetti particolarmente fragili che vivono per strada, giorno e notte, con particolare attenzione nel parcheggio di piazza Giulio Cesare e via Alessandro Manzoni”.
Il comitato infine chiede “al comandante della polizia municipale di predisporre una serie di sopralluoghi finalizzati al rispetto delle regole di natura amministrativa. Lo Stato sia presente”.