Etna, la ricaduta di cenere: chiusa parte dello spazio aereo - VIDEO

Etna, riapre l’aeroporto: cenere vulcanica disseminata ovunque VIDEO

L'eruzione dal cratere Voragine e le colate laviche

CATANIA – Etna in piena attività dalla mattina di domenica 4 agosto, con grandi ricadute di cenere vulcanica su tutto il versante sud est e boati. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, è stato in attività il cratere Voragine, protagonista di 5 eruzioni durante il mese di luglio.

A causa della grande ricaduta di cenere dall’Etna l’aeroporto di Catania Fontanarossa ha dovuto limitare l’operatività per qualche, con la chiusura del settore B1 dello spazio aereo e la riduzione a 6 arrivi l’ora. Disagi anche sulle autostrade a causa della copertura di cenere.

In seguito, l’aeroporto è tornato completamente operativo. La Sac, società che gestisce lo scalo catanese, comunica che nella giornata di oggi potrebbero comunque verificarsi ritardi e cancellazioni per effetto delle misure adottate durante la mattinata. I passeggeri sono quindi pregati di contattare direttamente le compagnie aeree per verificare lo stato del proprio volo.

Etna, l’eruzione

L’attività dell’Etna nel pomeriggio risulta in diminuzione. Secondo l’ultimo comunicato dell’Ingv, nella tarda mattinata si è registrato un decremento rapido dell’ampiezza che, tuttavia, permane nell’intervallo dei valori elevati, pur con qualche fluttuazione, mostrando una tendenza al decremento.

Una colata attiva è diretta verso nord ovest, il cui fronte si attesta ad una quota di circa 3000 metri, e un’altra colata si trova tra il Cratere di Nord Est ed il Cratere Voragine.

Conclusione del fenomeno

Nel primo pomeriggio il fenomeno si è concluso. La fontana di lava della Voragine, come mostrava il tracciato del tremore interno dell’Etna i cui valori sono ‘precipitati’ nella fascia media, si è esaurita.

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha confermato la ricaduta di materiale piroclastico a Fleri, Fornazzo, Santa Venerina, Stazzo, Torre Archirafi, San Giovanni La Punta e Aci Castello. Durante la fontana di lava sono stati inoltre prodotti trabocchi lavici dall’orlo occidentale del cratere Bocca Nuova. Personale Ingv-Oe in area sommitale ha rilevato che è presente una colata attiva diretta verso Nord-Ovest, il cui fronte si attesta a una quota di circa 3.000 metri. 

La cenere e l’incontro con Schifani

Nel frattempo il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo chiede insieme ad altri colleghi una rimozione veloce della cenere ricaduta in mattinata: “Un gruppo di sindaci della provincia di Catania – dice Barbagallo – chiederà incontro al presidente della Regione e al dipartimento di Protezione civile affinché ci si attrezzi, come più volte ribadito, per la tempestiva rimozione della cenere vulcanica in seguito agli eventi parossistici che continuano a ripetersi”.


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